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ridursi del bozzetto a modello nulla venne sostanzialmente mutato
dallo scultore, quantunque siasi , e molto assennatamente, delibe–
rato poi di variare l'atteggiamento dei Titani in modo che dalle
roccie sottostanti scaturisse larga vena d'acqua da raccogliersi in
laghetto intorno alla gran mole.
L'iniziativa di erigere il monumento, commemorante
la
grande
opera del traforo del Fréjus, ed in onore degli ingegneri che lo ave–
vano ideato e diretto, specialmente dell'ingegnere Germano Som–
meiller, venne presa da varie fra le Società operaie di Torino.
Apertasi una pubblica sottoscrizione, nella quale i promotori ave–
vano già raccolta la somma di lire venti mila, la Giunta munici–
pale alli 16 settembre proponeva, e il Consiglio comunale, 17 no–
vembre 187
I,
deliberava di concorrere per lire due mila stanziate
nel bilancio 1872. Concretato poi il progetto del monumento ideato
dal conte Panissera, da' collocarsi nella piazza dello Statu to, pel
quale, a cura del commendatore Paolo Laclaire, una società di
persone distinte di Torino aveva versato la somma di lire sedici
mila,
la
Giunta nel proporre, addi 17 dicembre 1873, ed il Con–
siglio comunale nel deliberare, il 12 gennaio 1874, un aumento di
lire settanta mila ad eguale somma già stanziata nel bilancio 1870,
per
la
sistemazione della piazza dello Statuto, vi comprendeva
lire trentadue mila, col titolo
«
Concorso al monumento Som–
meiller
»,
Non appena si ebbe così assicurato il non indifferente concorso
di lire trentadue mila per parte del Municipio, i lavori comincia–
rono, e a fine però di avere un concetto esatto dell'effetto che po–
teva produrre il monumento, se ne fece un simulacro che venne
collocato in piazza dello Statuto. I Consiglieri comunali furono
invitati a visitarlo ed in quell'occasione gli artisti espressero l'av–
viso che la statua del Genio
piuttostochè
di marmo dovesse farsi
di bronzo.
Con verbale 7 novembre 1878 si stabilirono le norme per re–
golare i rapporti tra il Municipio e la Commissione, costituita dai
signori : Massimiliano Vezzosi, Luigi Grandis, G. Cassone, Tama–
gno Pietro, Corsi Giacinto, Laclaire Paolo e Renato Coucourde.
Si stabili pure di inaugurare il monumento nel 1879 piuttostochè
nel 1880 sia per sgombrare più presto la piazza, sia per non te–
nere più a lungo impegnati i legnami del cantiere forniti già quasi
gratuitamente.