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Il giorno 17 settembre
1871
fu solennemente inaugurata
la
gal–
leria col passaggio del primo convoglio internazionale. A Modane,
a Bardonnecchia, a Torino, specialmente, per parecchi giorni si
festeggiò il faustissimo compimento dell'opera più colossale del se–
colo nostro, tanto più meravigliosa in quanto che, come dissi, fu
iniziata, promossa e sostenuta da povera gente come erano i pie–
montesi, dissanguati dalle guerre per l'indipendenza italiana e ri–
dotti a mal cimento da insidie ed invidie di amici, più formida–
bili d'assai che le aperte ostilità ed anche più che le busse di un
nemico.
A questi festeggiam enti, che colà per cura della Direzione del
traforo, costì per istudio del benemerito sindaco di Torino, conte
. Felice Rignon, riescirono splendidissimi, non assistette Germano
Sommeiller, mancato ai vivi proprio al momento di toccar l'a–
pogeo della sua gloria addì
I I
luglio
1871
nel paesello natio di
Saint-jeoire, in Savoia, a ve erasi da poco ridotto a cercar riposo
presso una dilettissima sorella.
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Giovino ad inflorare questa succinta cronaca del traforo brevi
notizie biografiche sui suoi benemeriti autori: più estese non var–
rebbero,
dacchè
la sto ria loro fu dalla ammirazione e dalla
rìco–
noscenza scolpita nel cuore d'ogni italiano.
GERMANO SOMMEILLER nacqu e nel
1815,
di non agiatis–
sima famiglia, a Saint-jeoire presso Bonneville in Savoia. Educato
al collegio di Meulan e pescia in quello di Annecy, venne a Torino
nel
1835
per attender vi a studi di giurisprudenza. Ma presto ab–
bandon ò questa scienza per darsi alle matematiche, e presto ottenne
laurea d'ingegnere.
Non era ricco, anzi a sè ed ai suoi dovett e provvedere, onde,
giovanissimo qual'era, imprese a insegnar matematiche agli allievi
dell'Accademia pel corso di armi dotte, e questo suo continuo fre–
quent are militari gli fece nascere il desiderio di portare egli pur e
spalline e sciabola. Chiese di esser accettato come sottotenente nel