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di lire, lasciando al Governo italiano ogni cura e tutta la responsabi–

lità dell'csecuzione. Concedeva pel compimento dell'opera 25 anni

a far capo dall o gennaio 1862, ed assegnava premi per ogni anno

che si fosse risparmiato.

Questa convenzione, che mostrava il dubbio sulla riescita del–

l'opera, addossava all'Italia una tremenda responsabilità morale e

materiale. Ma i calcoli francesi andarono a vuoto: l'opera che

doveva compiersi in 25 anni fu compiuta in meno di 9, sicchè

la Francia dovette addossarsi il carico di pagare, tra capitale assi–

curato e premi, oltre a 26 milioni (invece di 19) sui 75 milioni,

che fu il costo totale dei lavori del traforo.

Nel 1862, al 25 gennaio, corninciò la perforazione meccanica

dal lato di

Modane,

Trascorsero otto anni d'incessanti lavori, ma finalmente il 25 di–

cembre del 1870 il Sommeiller riceveva a Torino,

dal fondo della

galleria,

il dispaccio seguente :

«

In questo momento, ore 4 e 25 minuti, la sonda passa at–

traverso l'ultimo diaframma di quattro metri, esattamente sul mezzo.

Ci

parliamo da una parte all'altra; il primo grido ripetuto dalle

due parti fu

Viva l'Italia!

»

L'opera ciclopica era compiuta; indescrivibile l'entusiasmo de–

stato a Torino dalla lieta novella; molti dubitavano ancora, l'a–

rccchi disperavano; i più non si att endevano, pure sperando e con–

fidando, a così pronto e così compiuto trionfo.

Il giorno 26, alle 5,20 pomeridiane, davanti a numerosissima e

sceltissima comitiva, l'ultimo strato che divideva i due bracci di

galleria rovinò per forza di mine. Italia e Francia si stringevan la

mano. Il traforo era compiuto e felicemente compiuto, l'esito ma–

teriale aveva dato ampia, indiscutibile ragione agli ardui studi ed

ai contrastati calcoli dei nostri ingegneri, che ben a ragione e con

inusata onoranza il Parlamento dichiarò benemeriti della patria.

L'opera sorprendente, miracolosa, dei nostri tre ingegncri mi–

sura una lunghezza di 12,234 metri in larghezza di 8 metri, at–

traversando le viscere del Fr éjus che sovrasta alla galleria con un

masso di oltre 1600 metri di altezza. Il piano della galleria, al

suo punto culminante al congiun gersi dei due displuvii, trovasi a

1295 metri sopra il livello del mare.

In tredici anni di generosi conati si scavarono più di 800,000

metri cubi di roccia.