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d q66
una sua memoria sulla teoria dei Satelliti di Giove
fu coronata dall' Accademia di Parigi : simile onore ottenne poi in
tre altri concorsi.
Si fu in quel turno che il Lagrange abbandonò il Piemonte per
non tornarvi più, chiamato a surrogare Eulero nella presidenza del–
l'Accademia di Berlino. Non senza difficoltà il Lagrange ottenne
assenso di espatriare dal Re di Sardegna, che un po' tardi avea
saputo del sommo di lui ingegno.
Lagrange prese possesso della sua carica il
6
novembre
q66,
con uno stipendio di circa sei mila lire, e l'arrivo suo fu segnalato
dalla pubblicazione di parecchie memorie, fra le quali primeggiava
quella sulle equazioni letterali, in cui trovasi il famoso teorema che
porta
il
suo nome.
Poco dopo pubblicava le riflessioni sulla risoluzione algebrica
delle equazioni, il saggio sui principii del calcolo differenziale ed ,
integrale ed altri lavori in tal numero che gli atti dell'Accademia
di Berlino ne contengono oltre sessanta.
Notisi che intanto inviava memorie sia all'Accademia di Torino,
sia a quella di Parigi, e preparava l'opera sua magistrale sulla
meccanica analitica.
La morte del Re Federico avea cagionato grandi mutamenti in
Prussia: gli scienziati non vi trovavano più favori speciali; il La–
grange, disgustato da fastidiose invidie, accorato per la perdita della
moglie, accettò nel
1787
di trasferirsi a Parigi, chiamatovi dall' Ac–
cademia delle Scienze come suo
pensionario veterano.
Dalla munifi–
cenza sovrana ebbe pensione di 6 mila lire ed un alloggio 'al Louvre,
in cui abitò fino al tempo della rivoluzione.
Ebbe lungo periodo di tetra melanconia: avea perduto ogni amore
alle ricerche matematiche e facevasi misantropo. Per fortuna l'an–
tico entusiasmo si
ridestò
in lui più vivace che mai, e dal mal' estro
rimastogli valse poi a guarirlo affatto il convolare a seconde nozze
nel
1792,
colla figlia del celebre astronomo Lemonnier.
La
meccanica analitica
comparve nel
q88
appunto nel periodo
inesplicabile d'apatia.
Il governo rivoluzionario gli confermò onori e redditi; lo chiamò
ad amministratore della Zecca e membro della Commissione per
la riforma del sistema di pesi e misure.
Quando si volle rialzare l'istruzione dalle rovine, fu istituita la
scuola normale, a cui il Lagrange tutto si dedicò insegnandovi
il