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INTRODUZIONE

A differenza di molti altri depositi archivisti i subalpini

1'Ar–

chivio arcivescovile di T01"ino

è

da tempo conosciuto e ricer–

cato dagli studiosi, e largamente e ne val ero, I er tacere dei

minori, la R. Deputazione di toria patria per le antiche Pro–

vindè nei volumi

Cllartarum

dei

M. h. p .,

ed

il

hiu o in

un'apposita publicazione nel

t .

XVJlI

della

Miscell.

di

st.

ita–

liana.

Ma già

il

Chiuso 'tesso avyertiva proporsi con questo

suo «saggio», d'indicare piuttosto la ricchezza del fondo, anzichè

di esaurire il mede imo; ed invero, anche dopo di lui, non sol–

tanto venne fuori da esso molto materiale prezio o per altri

volumi della

Biblioteca della Società Stm'ica Subalpina

(spe–

cialmente per

il

II e per

il

III), ma sì ancora rimaneva inedita

a tutt'oggi grande copia di documenti, anche solo p r il periodo

anteriore al 1313. e si tien conto che, pure per la maggior

parte dei documenti già editi, o s'imponeva od era almeno op–

portuna assai una nuova edizione più rispondente alle esigenze

attuali degli studi storici, è naturale che una raccolta di docu–

menti ulla storia di Torino fino alla calata di Enrico VIl do–

ves'e incominciare colla stampa del

f,

ndo relativo dell'Archivio

arcivescovile della città.

Questo prezioso deposito ebbe

ul

principio del ecolo Xl '

un ordinamento che tuttora con erva, ed in quella circo tanza

fu compilato un diligente d ampio in,rentari , da cui apI are

che pre s'a poco tutto il materiale allora e

i

tente i con erva

ancora a suo po to oggidì: ono pochi simi i docum nii andati

- speriamo - piutto to marriti in nuove " pratich » anziche