Table of Contents Table of Contents
Previous Page  19 / 300 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 19 / 300 Next Page
Page Background

PREFAZIONE

XVII

notizie sui giornali; del colonnello Zanotti-Bianco per la libreria del Duca

di Genova; di Nicomede Bianchi e di Pietro Vayra per la libreria degli

Archivi e del Dottore Carlo Giacomini per le ricerche che volle in nostro

servizio fare nella Biblioteca della

R.

Accademia di Medicina. Ma rimanga

una nota di speciale ringraziamento a Bernardino Peyron che, n,dente e

~eneroso

consegnommi il manoscritto lungamente preparato e che si

sta stampando della descrizione dei Codici a penna della nazionale

Torinese; siccome al Dottore Alessandro Portis che mi rimise tutte le

sue annotazioni, ancora inedite, per la bibliografia paleontologica del

nostro Piemonte (v. n.

64063).

Larghezza di loro private collezioni mi fecero il Conte Somis di Chiavrie

ed il Marchese Vittorio Scati di Casaleggio. In tutta la parte militare

cooperò infaticabilmente l'erudito generale di artiglieria, Senatore Leo–

poldo Valfrè di Bonzo.

Nelle varie regioni d'Italia trovammo benevoli studiosi che ci fecero

copia di loro dovizie bibliografiche. A Milano, Antonio Vismara, fra i più

pazienti in queste diligenze ed Isaia Ghiron quando ancora stava nella

Brajdense; a Venezia, l'amico e collega Rinaldo Fulin; a Padova, Gia–

como Treves, costante nella meritoria opera del

Gl'ornale degli eruditi e

cw'iosi;

a Lucca, il bravo Giovanni Sforza, cui male sorrise Temi nel gra–

zioso omaggio che intendeva offerire al grande Manzoni. Aiuti vennero

da Pisa da quel fine critiqo che è Alessandro D'Ancona; da Livorno

ci soccorse quell' appassionatissimo ed intelligente Diomede Bonamici,

che

~

possessore di una delle più belle librerie di Bibliografia; da Ve–

rona ed Ol'a da Torino il valente amico Carlo Cipolla; da Roma, Enrico

Narducci e da altri luoghi, altri ancora.

Anche da fuori paese giunsero sussidi. Così dal savoiardo Francesco

Rabut che insegna storia a Digione; così dal suo comprovinciale ed ami–

cissimo mio Amedeo di Foras, nel cui castello al Thuyset rovistai e

spogliai bellissime raccolte di libri e di opuscoli. Ma infaticabili nel pro–

cacciare notizie, specialmente di libri stampati all'estero, furono e sono

Alberto de Montet da Vevey e Giulio von Pflugk-Harttung, Professore

. a Tubinga.

_

.

Tutti ricevano ed aggradiscano questa modestissima ma cordiale e

pubblica testimonianza di riconoscenza tanto· più sincera, quanto amara

fu per noi l'indifferenza, la trascuraggine o l'invidiuzza di qualche altro.

Come il

nosce

te

è norma e regola per gli atti umani, così

l~

Bi–

bliografia per gli studiosi.