g ia, aggiunsi «
cui Dio perdoni la rottura
«
fattavi per assicurarsi che era tutto oro
».
Ma dissi cosa non vera, e per ciò ora, come
è debito di ogni uomo d’onore,
dichiaro che
quella collana (torques,
seguito a chiamarla
così)
non fu rotta dal sig. Muggia,
ma da
un altr’orafo vercellese, cui furono portati,
prima, que’ due preziosi cimelj. E domando
perdono al sig. Muggia della barbara azione
affibbiatagli, innocentemente, sicuro che non
me lo vorrà negare. Continua a leggere.
« N. 14 — Piviale in raso bianco rica
mato ». Ma alcune parti soltanto sono rica
mate e non tutto il piviale, dunque mi par
rebbe...
— Che il Catalogo dovesse indicare quali
sono le parti ricamate , non è vero ? Senti
come dovevasi dire : — Piviale di raso bianco
con
cappuccio e stolone ricamati a fioroni
di vaghissimi colori
,
in seta.
— Sta bene: ma che cosa sono il
Cappuccio
e lo
Stolone
che non trovo nominati mai
nel Catalogo? Vuoi tu che sieno ignorati
certi nomi...
— Ignorati o no, a me non importa nulla.
Ma te ne spiego il significato. Lo
stolone
che nel 500 si chiamava
fregio
, è quella
striscia che orna tutta la parte retta del pi
viale , che in questo è ricamata a fioroni,' e