

ma perchè non potrebbero essere lavori to
rinesi? » Il citato autore, su tale argomento
dice così: «... . meritano particolare encomio
« due tavole
( del Piffetti)
che tuttora si con-
« servano nella sala del Consiglio (del Palazzo
« reale in Torino). Queste sono egregiamente
« intarsiate con madreperla, ebano e bronzo,
« in guisa da formare molteplici ornati con
i
figure nel centro di ciascuna tavola, che
« rappresentano in una il Carro dell’Aurora »
(Iv i,
pag. 185). Come hai sentito, ho trovato
chi fa diventar certezza il mio sospetto più
presto di quello che immaginavo. E tu po
tresti aggiustar fede allo scrittore, chè dice:
« Queste e le altre notizie relative ad esso
«
(al Piffetti)
e altri artisti Piemontesi, sono
« desunte dai libri di commissioni e conti di
« fabbriche, esistenti nell' Archivio Camerale
« di Torino e favoritimi in copia dal cav.
« G. V ico »
(ivi,
pag. 186). Dunque i due ta
volini sarebbero del Piffetti : ma vi è un guaio
grosso; lo stile non è del Piffetti nè del suo
secolo; per il che si può esser certi che il
lavoro è di artefice italiano, ma del se
colo X V II.
Ora una ritrattazione pubblica, perchè pub
blica fu l ’accusa. Parlando delle due
A rm ille
(che non credo sieno armille).d’oro trovate a
Formigliana, presentate dal sig. Isacco Mug-
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