tificale
, con gemme, senza incisioni.
'L'anello
cardinalizio
è un cerchio d’oro con uno
zaf
firo
, ed ha, sotto la legatura, lo stemma di
smalto del papa che lo conferisce.
L'anello
vescovile
è pure d’oro con pietra preziosa
senza intaglio o figure, e cosi prescrisse In
nocenzo III (1198-1216). Dunque, quest’anello
non fu del
vescovo Michele Ghislieri,
non
fu del
cardinale Alessandrino
, non fu di
Pio V.
Ma porta, inciso, PIVS P. V, mi si
dirà. A punto per questo non lo portava quel
papa; chè non aveva bisogno di ricordare a
sè stesso che era PIO V. E poi, l ’argomento
più importante sta nel fatto, che questo anello
non entra nel quarto dito della destra, nel
quale si deve portare. Ne abbiamo fatto la
prova in tre: a due ha passato la prima fa
lange, al terzo nè pure la prima.
Al N. 10 è il « Piviale di S. Pio V Ghi-
« slieri », dice il Catalogo; ma tu non gli
prestar fede, perchè lo stemma, sullo stolone,
non è di Pio V , ma è del Cardinal Michele
Ghislieri, detto il Cardinale Alessandrino, ve
scovo di Mondovì dal marzo del 1560 sino al
febbraio del 1567 , in cui fu creato papa e
prese il nome di Pio V. Osservalo : porta
— bande di rosso e oro col capo di creazione
fasciato di rosso e di argento —. La stoffa
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