inasto involontariamente dimenticato nella
segreteria. Tu potrai osservarlo, a tuo agio,
ritornando sui tuoi passi. Rappresenta il San
tuario di V ico presso Mondovì, innalzato col
disegno dell’ architetto Ascanio Vittozzi, da
Orvieto, sullo scorcio del secolo X V I, al quale
fece qualche modificazione l’architetto Fran
cesco Gallo, che vi costruì la cupola.
Ora, volendosi da alcuni benemeriti Mon-
regalesi compire l ’ opera del Yittozzi e del
Gallo, il sig. Giovanni Toscano cercò con
molto giudizio di restituire il sacro edifi zio
alla forma ideata dai mentovati architetti, e
vi riuscì egregiamente.
Il sacerdote D. Luigi Scotti, della Missione
lo fece pubblicare in una grande fotografìa
dal fotografo sig. Berra. C’ è da augurare
che il disegno del sig. Toscano sia eseguito,
e tu, lettor mio, ti unirai, spero, con me in
questo augurio.
Ora io dovrei parlarti di tutte le altre ta
vole e tele dei più celebri pittori italiani e
stranieri qui messe in mostra; ma me ne
pas.oo, e perchè ne è troppo grande il numero,
e perchè avendo molte di queste quel brutto
aggettivo
attribuita,
non vorrei farmi gridare
la croce addosso dai signori ai quali questi
capolavori appartengono. D ’altra parte con
sidero che opere degli stessi artefici si tro— 226 —