il XV I e il XV II sono della fabbrica di To
rino e del secolo XV III.
Osserva come sono ben collocati i vasi ed
i piatti di majolica e di porcellana sui piani
a semicerchio digradantisi a mano a mano,
e nelle due nicchie da’ lati, appesi come i
voti intorno alle figure de’ Santi.
— Sì, sono ben disposti come ornato, come
addobbamento della sala, ma non come og
getti di osservazione per lo studioso dell’arte
ceramica. 0 come vuoi vedere, come prendere
ad esame un piatto o un vaso a tre o quattro
metri di altezza, e talora coperto in parte da
quelli del piano inferiore? Quest’ordinamento
non può essere stato fatto da un Commissario.
— Hai proprio indovinato: tutto questo è
opera del Maestro di casa dell’onorevole Mar
chese d’Azeglio. Tu hai ragione di non tro
varlo logico, ma è appagato l ’occhio e basta,
e tu contentati e fa come il fanciullo cui si
davano pillole inargentate :
« E il fanciullin che non sapea di più,
« Vedeale belle e le mandava giù ».
Io deploro invece che fra tante majoliche
e porcellane l ’Italia faccia una magra figura,
e il Piemonte e la Liguria non sieno molto
largamente rappresentate. Fra tutte le opere
dell’arte ceramica messe in mostra in questa
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