

— Sono le
confettiere.
Col N. 218 è segnato uno « Specchio stile
P
ompadour
. »
— È l ’artefi ce questo signor P
om padour
?
— Dev’essere l'artefice ; ma è una dama ,
la marchesa di
P
ompadour
!
Guarda (N. 223) questa « Scrivania in legno
« intagliata e impiallacciata da Revelli, eba-
c nista vercellese (stile Luigi XV I) ».
— Non avevo saputo mai che Luigi XV I
facesse l’ebanista e avesse creato uno stile.
0 non sarebbe stato meglio che avesse con
tinuato quella professione l ì , piuttosto che
ambiarla con quella di Re?
— Sicuro : ma qui si deve intendere
lo
stile del suo tempo.
— Ma allora perchè non dire della fine
del secolo XV III?
— Perchè si parlerebbe il linguaggio che
parlano e intendono tutti gli italiani, e non
quello che è parlato ed inteso soltanto da
coloro che tutto dì si trovano in mezzo al
l ’arte. Tu ti maravigli, capisco ; ma alla
vetrina C ti mostrerò molti lavori, non solo
di questo Luigi, ma anche del XV.
Osserva (N. 241) la « Portiera genovese in
seta ricamata (sec. XV II) ». È detta giusta
mente del secolo XV II, ma si doveva descri
vere così : — Portiera di damasco giallo con- 235 —