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sala, che se non isbaglio sono 284 (parlo dei
numeri messi a catalogo, perchè qualche nu
mero comprende due e più oggetti), 124 sol
tanto appartengono al Piemonte ed alla L i
guria ; 36 ad altre fabbriche d’Italia ; e 124
(dico
centoventiquattro)
a paesi stranieri.
Fra questi ultimi è da osservarsi il grande
Vaso di porcellana di Rodi
( esemplare pre
ziosissimo)
», distinto col N. 171.
Il signor
G
onse
,
che nel suo articolo ne ri
porta il disegno a pag. 85 lo dice
en fayence,
ma è una inesattezza ; è proprio di porcellana.
Delle fabbriche di Savona ti additerò i due
grandi « Vasi (N. 83 e 86) con stemma di
Casa Savoia Carignano
»,
ed il bel vaso (della
forma di quello antico del Museo Capitolino)
con medaglioni ed ornati di pittura policroma,
il quale, è stato cacciato in piena oscurità
sotto la vetrina B, affinchè si potesse vedere
meglio. Sul Catalogo non è nè pure registrato,
ma porta il N. 29. Leggi a questo numero
e non ti scandalizzare.
« 29 — Piatto bianco-turchino di
T
orino
.
Sig. Sansone Sacerdote.
— Capisci che esattezza? Ora, vedi quei
due
vasi
che lo fiancheggiano? Hanno il
N. 31. Leggi.
« 31 — Piatto ottangolare bianco-turchino
« di Torino ». — Chiama e rispondi!