lore e senza vernice, ma lasciata nel suo
bianco naturale. Pel resto poi ti serva quel
che ho detto al N. 44.
— 0 non si potrebbe dire
porcellana bi
scotta ?
— Sicuro. Senti come è detto in certe
vecchie liste di porcellane del 1729.
« Un gruppo rappresentante le stagioni in
« biscotto difettoso.
« Altro gruppo a figure rappresentante un
« calamaio in biscotto difettoso.
« Un gruppo rappresentante S. Uberto in
« biscotto ».
(G . V
ig no la
.
Sulle maioliche e porcellane
del Piemonte
ecc. Torino, Bocca, 1878,
p. 35).
Nella vetrina B, N. 4, è una « Tazza in
« porcellana di Vinovo con ritratto; nel sotto
« coppa è rappresentata la Villa Reale di Stu-
« pinigi ». Le
Tazze,
veramente, hanno il
piattino,
ma dar loro
il sotto coppa,
la è
proprio grossa; pazienza
la sottocoppa!
— Fa degno riscontro a
‘'Ferdinando di
Borbone.
Il « Piatto a stecco ( ! ? ) di
R
ovigo
» di
N. 94, perchè sia chiamato
a stecco
non ca
pisco. Forse, perchè ha una figura a schiac
ciato rilievo, che deve essere stata modellata
e contornata cogli stecchi? Anche le statue
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