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C I T T A D I T O R I N O

B O L L E T T I N O S T A T I S T I C O M E N S I L E

O t t o b r e 1 9 3 5

materiale venivano poi a mano a mano compiute.

Per la fondazione delle Università dell’isola battevasi

anche una medaglia col ritratto del Re da una parte,

e il motto

Minerva Redux

dall’altra.

2) INVITAI PRET1IS ANIMOS ET PRAEMfl

P0N1T.

li 78

mInvita gli animi «con preziosi

e i premi espone

» (Vinc.,

Aen.,

V, 292, trad. Cm

Medaglia coniata per ricordare l’arbitrato dd

di Sardegna in una questione fra Toscana e Getti

3)

TUTA HOC NUMINE STUDIA.

1783 . S

m

* * .

sicuri

(

felici

)

gli studi sotto rEgida di tanto Ntum-

la Scienza.

Su medaglie coniate nel 1783 da Vitt. Amedeo

I

— ^

quando, in tal anno, eresse in Accademia Reale

A

Scienze la Società privata fondata nel 1757 dal Cn «*<>

Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio, Luigi L

grange e Giovanni Cigna, e già salita in altissima fin ——

Crea pure nello stesso 1783 l’Accademia Realt

>

Agricoltura e ristabilisce l’Accademia di Pittva !

Scultura.

j

t

4) OPES ET VIS IMPERO

«

Ricchezza e potenzi

l

*

Regno.

»

(Donna timboleggiante l'Agricoltura, in messo a fa ut

campagna).

m

Su medaglie anche del 1783 per significare ch’i

avrebbe attribuito all’agricoltura le ricchezze

t

potenza del suo Regno.

'

5) Dm oco s EIUS 1NDUAM CONFUSICI ====‘

1793 (Dav., Salm. 131, 18) •

Sbaraglierò i nemici

»

colla massima confusione.

M

Con questo motto biblico pure usato da G a l

Emanuele IV allude alle diverse gesta militari 1 „

quell’anno. Nel gennaio il Truguet tenta 1’impiJ

dell isola di Sardegna; manda un parlamentatili___

Cagliari, che è ucciso; bombarda la città, ma

poco danno; sbarca un corpo di truppe che J S Z ! '

respinte; torna a bombardare, ma una furiosa

pesta ne sperpera e disperde le navi, sì che la i<lu3k.

francese è completamente sbaragliata.

Nei mesi di giugno, di luglio e di agosto avettfl

poi le fazioni guerresche ai colli di Raus, di An tljfl"-»*"

di Milleforche e del Piccolo S. Bernardo, nelle

**

Piemontesi respinsero parecchie volte I Francai; ■Minw

la fortuna per colpa precipua dell’Austria, che t a i M w ! !

ad inviare i promessi aiuti, non arrideva puitnÉwE?

agfa scopi finali del Re di Sardegna e dd va iac i

esercito subalpino. In uno di questi scontri, il

del Re, e

cioè

il Duca di Monferrato, che aveva

tato di hberar la Savoja dall'invasione r iv o h iw aM jU n f

respinto dal Kdleman • fatto bersaglio ai tiri

hhcani, pregato di celare le insegne

sua d f l l i t » 7

«

Vogfio estere

tU

che sono

— esclami — «

Principe di Smvojmnel il della battaglia!

».

W f j *

6) ULTIMA RATIO REGUM .

Ultima (o s trM S ?

ragione

db’

Re.

J J S E

Su artiglierie del 1776 conservate nella r J t t W K T

di Torino.

a s t i a i .

9)

IN HOC SIGNO VINCES

-

In questo segno

vincerai.

(La Croce tulio Scudo Sabaudo).

II motto, che potremmo chiamare costantiniano,

venne da Carlo Emanuele III assegnato alla bandiera

del Reggimento

Rehbinder,

soltanto dopo la campagna

del 1733*35, durante la quale il detto Reggimento

ebbe a dare prove non dubbie di valore e di abnega­

zione.

1

. - O SSERVA Z IO N I M ETEO RO LO G ICH E

(alla rtu H Ia muni'ipal* di

P im i Cartello

(m rtri

134,11

*ul

mara).

Trmfxratura

hi rro tif

radi

GIORNO

GIORNO

4-11.1

+ U.S

+11

1S.1

+11.1

+114

+1M

+1*4

+ 1*4

+11

+11.*

+14.4

+144

+19.1

+14.1

+17

+14.4

+174

+1»

+17

+1*

io) so rr A

p ie d

, so rr A

c h e v a l

,

m on

HONNEUR EST SANS ÉGAL!

(Scudo Sabaudo tra leoni, bandiere e cannoni)

Motto scritto sopra un volume di Giuseppe Ottavio,

conservato nella Biblioteca di S. M. il Re in Torino,

dal titolo

Livre des Étendards des Gardes du Corps

Cavallerie et Dragona de S. M . le Roi de Sardaigne

, 1745.

Il libro scritto per incarico, forse, dello stesso Re, è

tuttora manoscritto; ed il motto, cavalleresco quanto

mai, ben s’addice alla storia tutta di Casa Savoja.

Fu assunto dal Reggimento

Cavalleria Genova.

'/*

+ 1MS

4

. - MEDIE MENSILI E ANNUALI DELL'ULTIMO QUADRIENNIO

11) PARANT HAEC FULMINA PACEM

-

Questi

fulmini

(

cannoni

)

preparano la pace.

12) COELO TONANTEM CREDIDIMUS IOVEM

-

Abbiamo creduto al regno di Giove, quando lo sentimmo

tonante

in cielo.

Motto tolto da Obazio,

Carni.,

libro III, ode V,

versi 1*2. Su artiglierie di Carlo Emanuele III del

1732 al 1755, conservate nella Cittadella di Torino.

Carlo Emanuele III usò ancora i due motti:

Victoria Crucis

e

Salus Mundi,

dopo altre battaglie

nelle quali la Croce di Savoja avesse riportato vittoria.

7*4.47

7*J44

7M .lt

757.41

7M.I4

7S».7t

7St44

7*144

7*1.07

7U.7S

7*4.71

7*144

7*1—

+ 144

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+14.17

74t4*

745,44

741.4#

7414*

741.74

74441

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74741

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74741

74147

74*4*

+ 141

+ *4*

+ *44

+ 14.44

+1*41

+1444

+114S

+11.11

+ 174*

+ 1141

+1141

+ **-

+1S.T1

+ 1441

+ 1*41

+U4S

+11.7*

+SU»

+1*,7*

+ 114»

V ITTOR IO AMEDEO I I I

(

17

S

6

-

1796

)

1) IUSITTIA ET UBERALTTAS SUSCEPTI RE­

GNI DECUS -

La Giustizia e la Liberalità saranno

il decoro delTassunto Regno.

Su medaglie del 1774. Virtù d’ottima promessa

per un novello regno; ma purtroppo smentite subito

dall’assolutismo e dalla leggerezza con che Vittorio

Amedeo III, sol quale mentre era Principe Ereditario

s’eran riunite tante sperarne, prese a governare disii*

............... ....

uni ■«■■■>»»■!

■— ■■■■■, i. ■