in Sardegna un duplice scopo: 1° di combattere
l'impero Napoleonico coll'aiuto degli inglesi; se-
nonchè Vittorio Emanuele I si oppose risoluta-
mente ad uno sbarco di truppe inglesi nella fedele
isola; 2° sposare la nipote Maria Beatrice, figlia
del Re Sabaudo e di sua sorella Maria Teresa, per
diventare Re di Sardegna, dopo la morte dell'esule
Re che non aveva figli maschi » Hi Carlo Felice,
il cui matrimonio era rimasto j
ia il piano
gli fall), perchè per buona sorte d'Italia il trono
passò a Carlo Alberto. II presente viaggio che
doveva essere come una rilevazione statistica delle
forze logistiche dell'isola, per il progettato sbarco
inglese, serve, nonostante qualche giudizio errato,
a farci conoscere i diversi aspetti della Sardegna,
fino a quel tempo poco e male conosciuta. Solo in
seguito col Lamarmora ci è dato averne una no
zione precisa e fedele, col suo viaggio eseguito
con tanto amore, quanto è fredda ed ostile la
narrazione di Francesco d'Austria. Giorgio Bar-
danzellu nel presentarci questo importantissimo
documento ci offre una sintesi chiara ed esatta
del momento storico della Sardegna e del Pie
monte in quel fortunoso periodo. Dalla sua pre
fazione balzano vive e nitide in tratti vigorosi e
sicuri le figure di Francesco d'Este, del Lamar
mora e di Carlo Alberto, e vengono indicate le
virtù ed i difetti del popolo sardo.
S. A . IL H Prim ipa 41 H
w im w
«Ha fia ta 4al R * Fanteria
S. A. IL il Principe di Piemonte
alla festa dal 92" Fantarla.
Alla presenza
augusta di S. A. R. il Principe
Piemonte il
92" Reggimento Fanteria, che lo ha
mto per
Augusto Comandante, ha celebrato il
! novembre la
propria festa annuale commemo-
irdo la
concessione al Reggimento stesso della
«onda medaglia
d'argento al valore. II Principe,
sequato da
tutte
le
autorità ha passato
m
ras
ura il Reggimento. II Colonnello Comandante
liquindi
rievocate le glorie dell Esercito incitando
fanti ad ogni
cimento per le glorie d'Italia.
Nominato dal Duce presidente del Comitato
per l'erezione in Torino del Monumento al Duca
d'Aosta ne assunse l’incarico grave e delicato con
l'impegno e la coscienza d'una consegna militare.
Accompagnato dalle LL. EE. il Comandante
Kignato d'Armata, il Comandante del Corpo
Armata
e il Prefetto, dal Segretario Federale,
ii Vice-Podestà e dagli alti ufficiali del Presidio.
E. l'on. Renato Ricci, Sottosegretario all'Edu-
izione Nazionale, ha passato in rassegna il 17 no-
embre
le organizzazioni dell'Opera Balilla della
ostra
Città
schierate agli ordini del Presidente
Evincale in piazza Castello.
S. E. Ricci
si
è recato subito dopo ad inaugurare
•* Casa
del Marinaretto *. che sulle rive del Po
rgeia
sua
mole potente a foggia di nave guerriera.
Gerarca dopo aver visitati tutti i locali, impron-
e decorati con severo spirito marinaro, ha
il suo compiacimento per la perfetta
che la Casa ha con le necessiti che
consigliata la costruzione,
pomeriggio alla Casa del Balilla il Presi-
N. B. ha tenuto rapporto a tutti
ed alle gerarchie dell'istituzione elo-
rattività dell'Opera Balilla torinese.
di
S. t
H
Haraarialfo
d’Italia
mattina dei 21 novembre alle ore 7,30 si
dopo breve malattia S. E. il Maresciallo
Giardino.
ha privata la Nazione di uno
più insigni Condottieri, il cui nome pas-
e resteri indelebilmente impresso
immortali deila Vittoria, associato a quello
il monte sacro, che Egli, maestro
seppe rendere invulnerabile ed
con entusiasmo l'avvento del Fascismo,
*M e diede tu tu la sua adesione.
Alla sua Salma furono rese imponenti onoranze,
alle quali parteciparono in ispirito tutti i soldati
d'Italia.
Per espresso desiderio del Maresciallo le sue
spoglie saranno tumulate nelf'Ossario del Grappa.
’iaaufurazione della “Casa deiMarinaretto».
Francesco d'Austria-iste. Descrizione della Sar
degna (1812). a cura di O largla B w A H U d h .
Edita dalla Soc. Naz. per la Storia del Risorgi
mento Italiano. Voi. in-8», di pag. 300. Roma.
1934.
II manoscritto di questo lavoro, di eccezionale
importanza, rimasto depositato negli archivi di
Vienna per oltre un secolo, trovasi ora nei!'Ar
chivio di Stato di Modena. Il futuro duca di
dena, di triste memoria, si era prefisso coi