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SABAUDI COMMENTATI ED ILLUSTRATI

- 1914-1932

4

__. .. ___

4)

QUOD NON PATER, PATRIAE PHUJBER-

TUS CUNCTANDO RESTUUIT -

Filikem,

pareggiando, restituì alla

Patria

d i che

k m

aveva

potuto il padre tuo.

Il motto è tuia parafrasi del verso 846 del IV,

«Eneide»:

Unua

fa i

noiis cunetondo restituii rem,

alla*

dente a Q. Fabio Massimo — « a d caso nostro ad

Emanitele Filiberto — che col temporeggiare fu da

•©lo la sahreaaa dello Stato.

«Emanoele Filiberto ospitando in Torino Enrico

III

di Francia suo nipote, riasci coll’accortezsa di nomo

di Stato a farsi restituire le fortesae che erano ancora

in mano di Francia. Quest'atto costrinse la Spagna a

restituire essa pota le fortesae occupate in Piemonte.

Filippo

II

peri non volle far questa ceni«me tanto

facilmente e p m tn in caatpo sempre nnovi pretesti

per ritardnrae resecorione; ma Filiberto aia eri sov­

venire t presidi pacchi sa na andassero, aw col nm*

pernia i yenah’ ministri di Spagna nfinchè

sera In buana valenti dai Ba e non iaspodisaero Paa

dei nagamatafi p jfn ta tffi, tanta fcea che nsi

teatbfe 1575 p a ti avere ta tto il ~

anni straniere dopo cha par i

■essa fl paese a ferro a fuoco. Psr ta l fatte an iin i

7)

SCUTA COMBURET IGNI

-

Col fuoco brucierà

gli scudi.

(L a Pace che dà fuoco alle anni).

Dopo il 1575 il Piemonte potè dirsi veramente

libero a perciò non pih cosi minuto da guerre intani*

nenti che ne facessero pericolare In pace generale.

8) IN DISCORDIA CONCORDES

discordia.

(D o n a r s l p w t i

~

scoidie

Concordi

nsAn

(V

Tawao,

dsl»

padre Cario I II (V.

R ico tti,

op.

cit.,

anno 1575*76, e

C a llecab i,

op. cit.,

372).

5)

INSTAR OMNIUM

-

Vale

per tutti

[a

guida di

lutti].

(B ilancia e ram o di alloro).

Sul rovescio della

lira

coniata

nel 1559, all’epoca del matrimonio

del Duca con Margherita di Valois.

La bilancia simbolo di giustiaia,

nella mente del Principe avrebbe

dovuto essere la guida costante di

tu tti i suoi sudditi, come lo era

per lui, desideroso che a ciascuno

fosse dato quanto di buon diritto

spettava.

6)

PERFICIOR

»

Mi perfeziono

fai*

affino].

( U . ttf^ s a s ).

Per dimostrare ch’Egii voleva

essere trattato alla pari di tu tti,

senaa distinzioni di leggi o di pri­

vilegi; e che soltanto nclTesercùdo

della più rigida ginstiaiu potevo

perfezionarsi il Principe di uno

Stato, per quanto consenta l’u­

mana natura.