VITA CITTADINA
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questi artefici della vittoria e tra i giovani che sono arra del sempre
più alto domani dell'Italia fascista, erano i Garibaldini delle A r-
gonne, i Mutilati e i Decorati della guerra, le Madri e gli Orfani,
i fratelli di Dalmazia cui donano amorosa assistenza i nostri
«A zzurri» di Torino. Sul palcoscenico: gagliardetti, labari e ban
diere. Nei palchi e nelle prime file delle poltrone, tu tte le alte
Gerarchie militari e civili.
La commemorazione ha avuto inizio con il saluto porto dal San-
sepolcrista Colonnello Baseggio alle Gerarchie dell'Associazione
Volontari, venute da Roma, alla rappresentanza delle varie sezioni
ed alle autorità.
Ha preso quindi la parola l'oratore ufficiale avv. comm. Orazio
Quaglia, Preside della Provincia, il quale ha riassunto la storia degli
eventi compiutisi fra il IO marzo ed il IO aprile del 1821: « sto ria
breve nei fatti, ma assai vasta e durevole per la potenza degli ideali.
Si è schiuso allora quel palpito della grande storia italiana che solo
oggi muove incontro alla sua perfezione
L'oratore ha ricostruito con tocchi rapidi, con chiara evidenza
e con esattezza d'analisi le giornate che videro ordirsi il generoso
tentativo.
Egli ha rievocato quindi le trepide ore dell'insurrezione, i m o
menti del suo trionfo in Alessandria, l'alternativa della lotta in
Tonno, il suo serpeggiare e il suo esplodere tra l'Esercito e nel-
l aristocrazia. Si accampavano in quei giorni a San Salvario i ISO
volontari che tra le proprie fila contavano generosi studenti del
"ostro Ateneo.
L'aw. Quaglia si dice ansioso di superare gli episodi del moto:
accenna allo sbaraglio di Novara, al processo contro gli esuli, alla
dispersione degli ultim i segni dell'insurrezione che aveva rivelato
agli italiani i loro destini storici. Ma la sfida al colosso, che dominava
m terra italiana dopo la caduta di Napoleone, era lanciata. Sua
eg'da nel nome augusto della Patria, la dinastia gloriosa dai Savoia
e il tricolore inalberato dai rivoluzionari ad Alessandria.
Da allora ad oggi, concluse l’oratore, è trascorso più di un secolo.
E sempre l'Italia ha tenuto fede a questo preludio dai suoi m artiri;
nella sinfonia epica del Risorgimento, essa ha svotto i tem i che in
quel periodo erano stati abbozzati. Accennando al crogiuolo cruento
della grande guerra, egli salutò nel Maresciallo d'Italia Giardino
un artefice della Vittoria e la folla scattò in piedi, acclamando al
difensore del Grappa.
« Dopo l'unità materiale — soggiunse l’aw . Quaglia — la rivo
luzione delle Camicie nere ha dato alla Patria la sua unità spirituale ».
La smagliante orazione fu coronata da entusiastici prolungati
applausi.
Poco dopo, si compose il corteo che, attraverso le vie del centro,
portò i volontari, le Autorità e una folla di cittadini al monumento
che ricorda i Caduti del 1821.
Una fraterna riunione era più tardi presieduta dall'on. Coselschi
dai capi dell'Associazione nazionale e delle sezioni. Nel corso di
essa, venivano festosamente consegnate all'avv. Piero Gianolio le
insegne di grand'ufficiale della Corona d'Italia, alta distinzione
che ha meritato come combattente, come fascista e come ammi
nistratore della città Padre Giuliani, cappellano degli «A zzurri
di Dalmazia», voputo in aeroplano dall'Africa Orientale, dove si
trova come volontario, ha dato esca ad ardenti dimostrazioni;
il maggiore aw . Vaudagna, fondatore della Sezione torinese e il
comm. Baseggio. suo presidente, hanno rinnovato questo entu
siasmo del raduno.
Il nuovo Direttorio dol Fascio di Torino
La Federazione provinciale dei Fasci di Combattimento ha comu
nicato le seguenti nomine.
In sostituzione del camerata ing. Ugo Sartirana nominato Podestà
di Torino. S. E il Segreta!
NI. F., su proposta del Segretario
Federale, ha nominato quale componente il D irettorio Federale
di Torino il fascista Racca Eugenio, iscritto al Partito dal 9 novembre
1919, classe 1889, Marcia su Roma, ex combattente, centurione
della Milizia.
Valendosi delle facoltà concesse dall'art. 11 dello Statuto del
P. N . F., il Segretario Federale ha sostituito l'attuale D irettorio
del Fascio di Combattimento di Torino e. ringraziando i camerati
uscenti per l'attiva opera di collaborazione svolta, ha chiamato a
comporre il nuovo D irettorio i seguenti fascisti:
Vice Segretario: Cavallari Murat dott. ing. Augusto, iscritto
al Partito dal 21 aprile 1929 (proveniente 3» Leva fascista), classe 1911.
m ilite della I» Legione Universitaria. Littore Anno X II di critica
artistica.
Membri:
Andreoli Giuseppe, iscritto al Partito dal IO aprile 1921,
classe 1903, operaio metallurgico. M ilite della I* Legione Sabauda
M . V . S. N .; Brambilla Renato, iscritto al Partito dal I* gen
naio 1926 classe 1897. ex combattente, decorato Croce di guerra,
direttore dell’E. O . A .: De Majo do tt. Massimo, iscritto al Partito
dal 27 aprile 1930 (4* Leva fascista), classe 1912, Capo squadra
Milizia universitaria; Fiamberti Lodovico, iscritto al Partito dal
7 luglio 1919, classe 1894, decorato Marcia su Roma, ferito fascista.
Capo squadra della Milizia, disegnatore; Giriodi Panisserà di Mo
nastero Cesare, iscritto al Partito dal I* gennaio 1926, classe 1883,
ufficiale superiore, ex combattente, decorato dell’Ordine Militare
di Savoia e di due medaglie d'argento al valore m ilitare, presidente
della Federazione combattenti; Lelli Umberto, iscritto al Partito dal
20 aprile 1919, classe I88S, decorato Marcia su Roma, operaio
metallurgico; Olivo Battista, iscritto al Partito dal 12 maggio 1919,
classe 1902, decorato Marcia su Roma, Legionario fiumano, Capo
manipolo Milizia, impiegato municipale; Voltolina Luigi, iscritto ai
Partito dal 29 gennaio 1920, classe 1889, Marcia su Roma, ufficiale
ex combattente , invalido di guerra. Centurione della Milizia.
Il Segretario Federale ha infine nominato Ispettore Federale
il fascista prof. Demetrio Bargellini. iscrìtto ai Partito
dairi
I aprile
1923. classe 1883, ex-combattente, capitano medico, membro del
D iretto rio Sindacato Medici, con lo speciale incarico di coordinare
e collegare tu tte le organizzazioni sanitarie dipendenti dalla Fe-
I
membri del Direttorio dei Fascio di Torino sono stati pre
sentati il 15marzo dal Segretario federale a S. E. il Prefetto ai Pa
lazzo dei Governo. Dopo brevi parole di omaggio dei Segretario
foderale, acui S. E.
il
Prefetto cordialmente rispose benesuftiranòo