VITA CITTADINA
di un nuovo convalescenziario
La
mattina
dell' 11 marzo S. E. l'on.
Biagi.
Presidente
dell'istituto Nazionale
della
Previdenza
Sociale, ha inaugurato
il
nuovo
convalescenziario apertosi in via
della
Chiesa
5.
Egli si è poi recato alla sede dell’isti
tuto m piazza S. Carlo, ove. alla presenza
anche dei rappresentanti delle organiz
zazioni sindacali di categoria, il direttore
compartimentale prof. comm. Barnabò-
Silorata ha illustrata l'attività svolta dalla
sede interprovinciale di Torino-Aosta dal
1920 al 1934, soffermandosi in modo par
ticolare a parlare della situazione della
Cassa Nazionale Assegni familiari recente
mente istituita.
L'on. Biagi riassumendo la reiazione.
e
dopo
essersi dichiarato soddisfatto per
l'attività svolta dai funzionari della sede
interprovinciale di Torino e Aosta, ha
elogiato
l'azione stessa, che porta la
nostra
città al primato nel campo della
previdenza sociale. Egli in seguito ha dato
precise istruzioni perchè l'attività nel set
tore della
previdenza sia intensificata sotto
tutti gli
aspetti ed ha annunziato che
saranno
prossimamente presi importanti provvedimenti per esten
dere la
formula previdenziale a un maggior numero di categorie.
Dotta prolusione dot prof. Bondinolli sullo origini
romano di Torino
Il nostro apprezzato collaboratore prof. Goffredo Bendinelli.
presidente del Com itato torinese d azione per I universalità di
Roma, in accordo con l'istituto fascista di Coltura, ha rievocato il
15 marzo il millenovecentottantesimo anniversario dalla morte,
di Cesare ed ha illustrate le origini della Porta Palatina, attestatrice
della romanità di Torino.
La
cerimonia si è svolta all'aperto, davanti alla Porta stessa, nel
recinto
degli scavi iniziati per la sistemazione archeologica ed urba
nistica
della zona. Vi ha assistito un folto ed eletto pubblico di stu
diosi,
in
mezzo al quale si notavano il vice-Podestà conte Gloria,
m rappresentanza del Podestà ing. Sartirana. l’ing. capo del Muni
cipio cav.
Orlandini, il conte Avogadro per la Provincia col segre
tario
generale avv. Solmi, l’ing. capo della Provincia cav. Godmo, i
Consoli stranieri ed altre personalità.
Il prof. Bendinelli ha esordito spiegando la funzione dei Comitati
per
l'universalità di Roma, i quali nella giornata odierna — gli idi
di Marzo
— riconoscono il punto di partenza d e ll’impero. Alla
celebrazione
si sono associati l’istituto Fascista di Coltura ed il
Gruppo
« Pretoria ». I Com itati, diffusi in tu tto il mondo, hanno lo
scopo di
avvicinare i Circoli stranieri, e di lavorare con essi alla
conoscenza
di Roma, nella duplice espressione antica e moderna
che ne
costituisce l’immortale universalità. L ’oratore ha salutato
pertanto
i Consoli stranieri intervenuti alla cerimonia ed ha espressa
viva
riconoscenza alle passate Amministrazioni municipali che hanno
fatto
propria l’azione degli archeologi per la realizzazione di un
programma
massimo che consentisse la valorizzazione in pieno della
Porta Palatina. Il prof. Bendinelli ha ricordata sopratutto l’opera
svolta
al riguardo da S. E. il senatore Paolo Thaon di Revel e conti
nuata
dall’attuale Podestà mg. Sartirana.
L oratore
dopo aver data lettura
d ’un
telegramma da inviarsi
Duce, accolto da
scroscianti battimani,
e
di altri messaggi a S. E.
il
conte
Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon. Ministro dell’Educa-
zone
Nazionale, a S. E. Thaon di Revel, e all’on. Coselschi. presi
dente
dei Comitati, è quindi passato a dire dell'opera di Giulio
Cesare, il quale mentre il Senato aveva sviluppato verso l'Oriente
•I dominio di Roma, ne portò l'azione verso il nord, ristabilendo
l'equilibrio
che diede alla cittì e all'Italia quella potenza che in caso
L'inaugurazione
diverso sarebbe forse lor
i a causa dell'inevitabile sposta
mento del centro esercitato dall'attrazione orientale.
Il prof. Bendinelli, accennando per sommi tra tti all’eredità
politica del D ittatore, afferma che. con ogni verosimiglianza, senza
di lui Torino non sarebbe esistita. La conquista del nord ne impose
il consolidamento con la difesa di tu tti i passi verso le Gallie. Così
per la Gallia transalpina Cesare dovette progettare la creazione
di una fortezza sulle rive del Po, che se. per la vita breve, egli non
potè realizzare con la posa della prima pietra, dovette essere certo
fondata dai suoi immediati continuatori. Marcantonio e l’imperatore
Augusto. C iò autorizza ad affermare che Torino, popolata da gente
julia,
sorse per la volontà del grande Condottiero.
Il prof. Bendinelli, che ha poi continuato a svolgere con dot
trina e chiarezza l'interessante tema dei restauri di Porta Palatina,
è stato al termine del suo dire vivamente applaudito.
La visita di S. C. il Prefetto all'istituto Tonico Industriala
Il 15 marzo S. E. il Prefetto ha visitato l'istituto Industriale di
corso San Maurizio, la maggiore scuola di carattere prettamente
tecnico della nostra città ed una delle maggiori del Regno. Con la
formazione dei periti industriali si può dire infatti che la scuola ha
importanza nazionale. Essa comprende tre grandi rami di insegna
mento: l'istituto Tecnico Industriale da cui escono appunto i diplo
mati penti e che conta e ira 350 allievi: la Scuola di avviamento
professionale con circa 200 allievi; e la Scuola tecnica ad indirizzo
industriale con un centinaio di alunni.
Nè
bisogna dimenticare le
Scuole serali, frequentate da non meno di 400 giovani. In totale,
adunque, un imponente complesso di circa 1100 allievi.
S.
E.
il Prefetto è stato ricevuto dal Podestà ing. Sartirana.
presidente del Consiglio di amministrazione dell'istituto, dagli
ex-presidenti sen. ing. Brezzi e comm. ing. Fano, dai membri del
Consigliodi amministrazione,dai presidedellaScuoia,dal comm. Ven
turi dei Sindacati dell'industria, dal prof. Carli, presidente dellTOpera
Balilla. Il Podestà ha rivolto un cordiale saluto all’illustre visitatore,
accennando all'importanza detl'lstituto. che forma i quadri del
lavoro delle officine.
S. E. il Prefetto ha risposto affermando di conoscere con quanto
zelo ed amore il Consiglio di amministrazione, il corpo insegnante
e le organizzazioni industriali curino la scuola, che è un modello
del genere.
Subito dopo ha avuto inizio la visita, minuta ed attenta: aula,
laboratori, sale di macchine, magazzini, fucine, gabinetti, uffici