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I R A I L I B R I

F. Fiorentino:

Studi sulla Rinascenza.

G.

B. Paravia e

C., I

volume,

L. 5.75.

É una raccolta di scritti estratti dagli studi su Bernardino Telesio

e Pietro Pomponazzi, preceduti da un sobrio e nitido profilo del

filosofo calabrese, dovuto a Guido De Giuli.

Sebbene morto da cinquant anni, il Fiorentino è vivo tutt'ora

nell'animo degli italiani, che continuano a studiare i suoi Elementi

di filosofia

e il

Manuale di storia della filosofia

ripubblicati parecchie

volte. Egli dedicò pregevoli studi ai problemi filosofici del nostro

Risorgimento, epoca allora poco studiata. Quel periodo impor­

tantissimo è caratterizzato dalla separazione della filosofia dalla

teologia, della scienza dalla fede, e rappresenta quindi l'inizio della

modernità di pensiero. Era giusto e doveroso che gli italiani si

occupassero delle glorie di casa loro; e frutto delle indagini del

Fiorentino sono alcuni saggi che vanno dal Panteismo di G. Bruno

a P. Pomponazzi, a B. Telesio, a Campanella ed a Galileo Galilei.

Il compilatore del volumetto, nella ricorrenza del centenario

della nascita (1834) e del cinquantenario della morte (1884) del

Fiorentino ha inteso non solo commemorare il filosofo ma fare opera

utile alla scuola, scegliendo questi scritti.

G. Upparinl:

Orioni.

Collana scrittori italiani con notizie storiche

e analisi estetiche. Casa Editrice G. B. Paravia e C. L. S.

Triste e sconsolata fu la sorte di Oriani in vita, altrettanto quanto

è oggi alta e luminosa la fama che circonda il suo nome.

Egli non fu capito dagli italiani del suo tempo, tanto che l'opera

capitale: La lotta politica in Italia,

fu stampata a spese dell'autore

e rimase invenduta. Il fascismo ha rivendicato la sua memoria e ha

messo nel giusto posto questa forte, diritta tempra di storico pro­

feta, di romanziere e di moralista. Il Cardello, il castellacelo ove

l'Oriani scrisse le sue opere, ed in cui riposa la sua salma, è oggi

méta di pellegrinaggio devoto e luogo sacro a tutti gli italiani.

Il Lipparini nel presente volumetto ci dà un'idea esatta e suffi­

ciente della figura di Oriani e ci offre una scelta appropriata di alcuni

dei migliori passi della numerosa sua produzione, con speciale

riguardo alla Lotta politico,

a Fino a Dogali,

e alla Rivolta ideale,

il

libro preferito dal Duce, che ha premesso uno studio per la edizione

delle Opera omnia.

V. Emanatala Bram ita:

Arse Verse (Allontana il fuoco). I* Voi. della

collana miti e leggende. Casa Editrice G.

B.

Paravia e C. L. 9.

Il mistero del popolo etrusco, della sua origine e provenienza,

della sua lingua indecifrabile, della sua civiltà millenaria, affatica

da secoli gli studiosi d'Italia e del mondo, che non sono ancora riu­

sciti a scioglierà il grande enigma.

I pochi documenti linguistici su cui si afferma la scienza non

hanno ancora dato la luca desiderata. Eppure il mistero etrusco

attne scrittori, poeti, drammaturghi, che tentano di penetrare il

segreto intimo della vita di questo popolo altamente civile, ante­

riore a Roma, da cui la città eterna ricevette parecchi luminosi

insegnamenti

a

che a

ha

tramandalo il glorioso bacio littorio.

II

Banana, attratto anch'egli dai mistero etrusco, ha interro­

gato

le prische vestigia,

è

disceso negli ipogei, guidato dalla divina

taesia.

e

ò

ha dato un racconto ricco di bacino che si legge con

anditi.

Hermann Kretzschmar: G.

S. Bach. La vita

e le opere.

Traduzione

di A. Urani. Casa Editrice G. B. Paravia e C. L. 8,50.

Hermann Kretzschmar, l'insigne storiografo spentosi nel 1924.

svolse nell'Università di Berlino un corso su Johann Sebastian Bach.

Nella parte biografica segui l'informatissimo Spitta e le migliori

fonti. Nella parte critica ammise e confutò altrui pareri, presentò

anche suoi giudizi, e nel celebrare il maestro tedesco non trascurò

di notare le influenze italiane, evidenti nell’arte di lui.

Questo succoso volume, che fa parte delia biblioteca di cultura

musicale, ricco di notizie, illuminato dalla scienza, garantito dalla

competenza d’un nome autorevole, l'editore ha opportunamente

pubblicato per i lettori italiani, nel duecentocinquantesimo anno

dalla nascita del grande musicista.

IL Da Ranals:

Ottorino Respighi.

Della stessa collezioni ...cicale Paravia, di cui costituisce il

13° volume, fa parte questo importante studio su uno dei nostri

migliori musicisti. Il lettore vi troverà un'analisi fedele di tutte

le opere dell'illustre accademico, che lo guiderà nella comprensione

di esse.

Arturo Foè:

Uomini in piedi.

Torino, S. Lattes, Editore. L. 10.

k:

Eterni vivi.

Torino, S. Lattes, Editore. I. 10.

Le due ultime opere di Arturo Foà sono in prosa; una prosa

viva, robusta, bellissima, che ha movenze, chiarezza e stile a volte

addirittura abbaglianti, sempre chiarificatrici di un pensiero tut-

t'altro che facile e, soprattutto, niente affitto comune.

Lo stile del pensoso poeta di Fiumono

è uno dei pregi maggiori

della sua opera fotta di tormento spirituale e di acuta analisi inte­

riore, che pone dei problemi essenziali con una logica inflessibile

e lucida e li risolve chiedendo ad una filosofìa, artisticamente e liri­

camente espressa e congegnata, la conclusione a sillogismi spesse

volte affilati come la lama di una spada.

Uomini in piedi ed Eterni vivi

sono due libri conclusivi — secondo

la prassi di Arturo Foà. ben inteso — di un pensiero filosofico che

tende a dorè armonia al choos secondo una felice autodefìnizione del

Poeta, che. ben conscio, senza smarrimenti, di quello che è il suo

dramma intimo e profondo, non cerca già di eluderlo come altri

hanno fatto, fanno e faranno, con evasioni nei campi della pura

estetica, ma quello pone al centro del suo pensiero irrobustendone

il canto, con virili accenti di dolore, o con piene affermazioni sulla

necessità di amare la vita come compito supremo. Dovere unico

per chi cerca inquieto la verità deJl'opposta riva e non la trova

nelle religioni rivelate o nelle troppo comode credenzed'unapseudo-

filosofia spiritualistica! Fratelli di Vortice, il gran libro del Nostro,

ne rispecchiano sempre il tormento implacato e implacabile, con

una maggiore armonia di espressione:

L’armonia

dW

dtaas.

Composti di dialoghi entrambi i libri, anche se il primo non ha

la forma prettamente dialogica dal secondo. Genera d’arte poco

usato

da

noi.che

pureabbiamodigli esempi di insuperatagrandezza:

I dialoghi Leopardiani. In esso Arturo Foè accette— egli è unico in

queste forme contrastanti di espression

il vigile spirito equilibratore dal foeta

spessissimo dame di concetti a tempra ricche di ^M o.

In

Uomini in

piedi sono dam ala questioni che direttamene

l nostri, tfmpt e if nonrc passioni, «ruramta, w np c

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