NOTE I NTRODUTT I VE
M E T E O R O L O G I A
Il dicembre 1934 si
è
distinto per la particolare
mitezza della temperatura che, misurata alla Cassetta
di Piazza Castello, ha date le medie decadiche se
guenti: +4,97, +6,37, +2,47, con una media mensile
di +4,60. La temperatura più elevata
è
stata rag
giunta il giorno 4 con +10,6 e la più bassa il giorno
25 con — 2.
I corrispondenti mesi del 1931 e 1933 hanno vice
versa avute medie mensili molto più basse, rispetti
vamente con +3,05 e +0,33, mentre il 1932 ha
toccati i +5,69.
II dicembre 1934 si avvicina al dicembre 1932
anche per l'andamento delle medie decadiche in
quanto la temperatura si è per ambedue i mesi sen
sibilmente elevata dalla prima alla seconda decade
per precipitare poi, nella tersa, ad un livello notevol
mente più basso della prima. Nel dicembre 1931,
invece, la temperatura si è costantemente abbassata
dalla 1» alla 2* alla 3* decade e nel dicembre 1933 ti
è abbassata dalla prima alla seconda per rialzarsi
sensibilmente alla terza.
Circa lo stato del cielo sono da ricordarsi 10 giorni
sereni, 3 coperti per 1/4,2 mezzo coperti, 1 coperto
per 3/4e 15 coperti, di cui 4 con pioggia e 2 con nebbia.
MOV I MENTO D E MO G R A F I C O
La popolazione residente e presente della Città
ammonta al 31 dicembre 1934 rispettivamente a
619.624 e a 625.006 unità, con un aumento di 1.182
e di 1.217 unità sul mete precedente. L’incremento
è dovuto esclusivamente alla eccedenza della immigra*
zione sulla emigrazione (1859 unità tasto per la
popolazione presente quanto per la residente) contro
bilanciata da una passività di 107 e di 72 unità veri-
Beatasi nel morànento naturale per aecadmsa di
morti n i nati vivi, e daSa riduzione di 570 unità
verificatasi nella guarnigione militare.
I nati vivi nel cacao del mese par la papnlaaiiM
presente sono stati 572, castra 633 avuti ad di*
cankn 1931, 557 avuti nel dicembre 1982, a S77 nei
dicembre 1983.
I morti sono stati 644 contro 775 nel 1931, 649
nel 1932, e 787 nel 1933.
Ne consegue che l’eccedenza dei nati vivi sui morti
è
stata di — 142 nel dicembre 1931, di — 92 nel
dicembre 1932, di — 210 nel dicembre 1933 ed
è
diminuita a — 72 nel dicembre in esame, che segna
così la minore passività dei corrispondenti mesi del
quadriennio.
I deceduti non appartenenti al Comune sono 125,
pari a 24,08 ogni 100 morti nella popolazione resi
dente, mentre i torinesi deceduti occasionalmente in
altri Comuni (22) raggiungono appena i 4,24 decessi
ogni 100 morti nella popolazione residente. Se ne
conclude che il movimento occasionale della popola
zione grava sulla mortalità torinese ben cinque volte
più di quanto concorra ad alleggerirla.
Circa l'età è interessante notare che i morti nel
primo decennio di vita rappresentano il 9,63% dei
decessi con sensibile prevalenza dei maschi; il secondo
decennio dà un contributo bassissimo (appena il 2,02%)
con lievissima prevalenza delle femmine. Entità quasi
uguale (rispettivamente il 6,06% e il 6,99%) hanno i
decessi del 3° e 4° decennio con lievissima prevalenza
delle femmine nel terso (appena 1 unità) e forte pre
valenza dei maschi nel 4° (1,81 maschi per ogni fem
mina). Contributo pure equivalente dànno il quinto
e il sesto decennio (rispettivamente il 10,71% e
TU ,18%) con forte prevalenza dei maschi nel quinto
(1,46 maschi per femnùna) e sensibile prevalenza
delle donne nel sesto (1,18 femmine per maschio).
D più alto contributo è dato dai decessi nel cono del
settimo e dell’ottavo decennio di vita (19,87% e
22,67%)
con
sensibile prevalenza
delle donne
per
ambedne. Naturalmente, dati i pochi superstiti
dopo
gli ottantanni
di
vita, i contributi dal
naso
e del
decimo decennio precipitano rapidamente
(10,09%
a
0,78%)
con
forte^prevalenza
M e femmmo par am*
bedue
(rispettivamente 1,71 e 4
femmine per maschio).
Cai
dicembre
1934
ai
dati