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B EA T A M A R IA

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1 8 3 7

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Il 9 maggio 1837. «la Giuseppe Maddalena Cal­

cagno. nasceva ili Mornese Maria Mazzarello. I uti­

lissimi natali, in povero borgo »lel circondario «li

Ac«pii. Fino a vent anni la Mia fu vita modesta «li

pia «'ontadina lisa a frequentare giornalmente la

Chiesa: impani a leggere, non *i «a «la «‘Ili. non

avendo frequentalo scuola «li ««»rta. «*«l aiut«'» il pa­

dre e«l i fratelli nei lav«iri «lei campi.

Nel 18.12 Angela Marcagli»*, pure «li Mornese. pre­

sentava a don Pestarino. pio sacerdote «lei luogt*.

un Regolamento da lei redatti». per la costituzione

delle Figlie di Maria SS. Immacolata: a «piemia pia

unione appartenne Maria Mazzarello. più gi«»vane

di tutte le associate, ma superiore a tutte per spi-

rito «li preghiera e «li mortificazione.

Trasferitasi la famiglia Mazzarello dalla campagna

al paese, nel 1860. Maria cadde malata per v mietila

fehhre tifoidea, che la ridusse in fin «li vita. Ri*ta-

liilita>i lentamente, non potè ritornare ai lav«iri

campestri per mancanza «li f«*rze. e fu nistretta ad

imparare i lavori di sarta.

Le fu prima compagna la cugina Petronilla Maz­

zarello. anch essa associata alle Figlie «li Maria SS.

Immac«data: in breve ehhero un «lis«Tel<» numero

di apprendiste. che colla tenue retribuzione «li una

lira il mese, frequentavano la loro bottega. per im­

parare il mestiere: annesso al laboratori»» »i formò

a poco a p«»c«» mi piccolo ospizio che acc«»glieva «»r-

fanelle: don Pestarin«i guidava lo stuolo «Ielle F i­

glie «li Maria SS. Immacolata, che avevano iniziata

un'opera di grande «'arila cristiana.

Nel 1862 don Pestarino visitò don lt»»‘«'«» nell Ora­

torio «li San Francese»» di Sales iu Torino: narrò

deH'edificante vita di Maria Mazzarello e compa­

gne. si che Don Bosc«» « gli diede due medaglie

della Mad«»nna ed un biglietto nel «piale raccontati-

dava ad entrambe la preghiera, e la cura della

gioventù». Fu quelhi il prinm passo che doveva

iniziare i rapporti fra il f«mdatore della Pia So­

cietà Salesiana e la prima Madre delle Figlie di

Maria Ausiliatrice.

* * *

l Tn semplice illuminato criterio guidò Maria Maz­

zarello nell'inizio della Mia comunità religiosa: la-

voro e preghiera in ca«a: esempio nella chiesa par-

nicchiale, dove ogni d«»menica si recava a fare il

catechismi» a tutte le fanciulle «li Mornese.

Accanto al lah«»ratori«» sorse un «»rat«»rio festivo in

un cortiletto adiacente all'abitazione delle prime

««Figlie» che vivevano nella medesima casa; Ma­

ria Mazzarello c«»n fine intuito sapeva scegliere. fra

le oratoriane. le gntvani che potevano frequentare

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M A Z Z A R E L LO

1881)

il suo lab«»rat»»ri«». che veniva cosi ad ingrandirsi,

«•oli

vera soddisfazione «lei parenti «Ielle ragazze,

affidate alle sue cure.

Il primo incontro «li Don Bosc«» con Maria Mazza-

rello avvenne la sera «lei 7 ottobre 1864. in occa-

si«»ne della breve permanenza iu Mornese degli

oratoriaui «li Valdocco; rimpressione che la gio-

vane «buina ricevette nell udire la predicazione del

Sacerdote educatore fu incancellabile, e decise for­

temente «Iella sua vocazione religiosa, già spicca­

tissima.

I)»»ii

Pestarino che in quegli anni aveva fatta pro­

fessione ed era considerato «la Don B«»sco come un

Direttore salesiano, seppe saggiamente guidare 1 *»•

pera iniziata nel sin» paese.

Le « Figlie di Maria SS. Immac«»lata » ingrandivano

intanto la l«»r«» casa e«l estendevano il loro apo-

stolato: assistevano i malati a domicilio, vegliandoli

«li mtlte e disp«»ncml«»li a ben m«»rire.

Dal 1861 al 1867 sacerdoti di Acqui e lo stesso Don

Bosco inviarono alcune gii»vani «lesidenise di vita

ritirata e pia: ma non tutte resistettero, mal sop-

portami»» i disagi e la p«»vertà del cibo.

I na seconda visita di Don Bosco a Mornese prò-

v»»c«*» un orari»» »>Regolamenti» scritt«» «li pugm» per

le «Figlie di Maria SS. Immacolata». feli«*e espe­

rimento che durò fino al 1871. «piami»» nel maggio

«•osi parlò al Consiglio superiore «Iella Pia Società

Salesiana: « Molte aut«»revoli persone ripetutamente

mi hanno esortato a fare anche per le giovinette

«piel po’ di bene, che «'«tu la grazia di Dio noi an-

diano» facemlo per i giovani. Se d«»vessi badare

alla mia inclinazi«»ue. non mi sobbarcherei a «piest«»

genere di ap«»st«»lat<»: ma si«*«*<»me le istanze mi sono

tante v»»lte ripetute, e da persone degne «li ogni

stima, temerei di contrariare un disegno della Prov­

videnza se non prendessi la c«»sa in «legna consi­

derazione. La propotig«i «piindi a voi, invitandovi

a riflettere dinanzi al Signore e a pensare il prò

e il contro, per p«»i prendere «piella deliberazione

che sarà di maggior gloria di Dio e di maggior van­

taggiti per le anime ».

Avuta l’entusiastica approvazione dei c«»nsiglieri ne

ottenne un’altra, assai più autorevole: Pi«» IX . du­

rante le frequenti udienze e«mcesse a Don Bosco

dop«i il 22 giiigmi. per la nomina dei Vescovi nelle

sedi vacanti, avendo udito il divisamento di fon­

dare una Congregazmne femminile, il Santo Padre

così si espresse: ««Ho riflettuto sul vostro disegno

di fondare un Istituto di Religiose, e m’è parso che

debba essere a gloria di Dio e a vantaggio delle

anime... ».

Il 2*) gennaio 1872 Don Pestarino. radunate le « Fi-

gli«- di Maria SS. Immacolata » di Mornese. ripetè

«pianto gli era slatti detto da Don B«isco il giorno

«leirKpifania: «...andando a Mornese radunatele,

e late che dieno il voto per formare il Capitolo.

el«‘ggenilo la Superiora, le assistenti, (‘economa, se­

condo le Regole ». Nello stesso gi«irmi si passi'» al-

l’elezione; di 27 voti 21 furono per Maria Maz-

zarello, che ebbe il tit«»l<» di Vicaria: la seconda

assistente riuscì eletta Petnmilla Mazzarelh»; Mae­

stra «Ielle N«»vizie fu Feliciua Mazzarello. sorella

ili Maria; e Giovanna Ferreltim» venne nominata

economa.

Don Pestarino, nel febbrai*», interveuemlo a Torino

all'annuale convegno dei direttori, riferì «pianto

era stalo combinato a Mornese. «*«l espose ai con­

fratelli il pnigramma da attuarsi.

Intanto a Mornese, fra difficoltà e bitte, le prime

Suore presero possesso «lei Collegio che inizial­

mente avrebbe dovut«» servire ai giovani.

* * *

Nel febbraio 1873 Don Bosco pregi» «lue provette

Simre di Sant'Anna e «Iella Provvidenza, fondate

in Torino dal marchese Carlo Tancredi Falletti di

Hartibi nel 1834. di re«*arsi a Mornese. «'«m la mis­

sione di «lare alle Suore atteggiamenti e impronta

•li comunità religiosa. Le «lue Suore soggiornanmo

a Mornese fimi al settembre; Maria Mazzarello serbò

•li l«»ro riconoscente ricordo.

La cnuiaca «legli Istituti redatta iu <pit‘gli anni, enu­

mera i disagi sopportati c«in eroismo da Maria Maz-

zarelhi e dalle sue mmpagne.

Nel 1874. nell annuale couvegmi «lei Direttori sa­

lesiani. Don Pestarino ne riferì minutamente, alla

presenza di tutta la Comunità «lell'Oratorio: « È

|»er me una vera consolazione lo scorgere in tutte

l«* suore e novizie un grande impegno a cercare,

secondo la loro capacità, di formarsi albi spirito

•Iella Reg«ila, e di vivere secondo i santi ricordi

mandati dal grande Pio IX . per mezzo «lei supe­

riore maggiore Don Bosco ».

fu appunto in «picH'anno che avvenne l’inserzione

sul tronco della Società Salesiana delle Figlie di

Maria Ausiliatrice: Don Bosco, scrivendo a Don

Pestarino, le chiamav a « nostre sorelle ».

* * *

L umiltà di Maria Mazzarello fu esemplare: Pas­

ciuta mancanza di studi la rendeva conscia della

*ua inettitudine a «*ariche direttive; ma Don Ca­

piiero, noni inatti Direttore generale delle Suore,

in una sua memoria manoscritta così riferiva a Don

Bosco: «H a doni particolari di Dio. Alla limitata

istruzione suppliscono abbondantemente le sue vir­

tù: la sua prudenza, lo spirito di discernimento, e

la «Iole di governo basato sulla bontà, e incrolla­

tile fede nel Signore».

Eletto Don Cagliero primo Direttore generale. Ma­

ria Mazzarello all'unanimità fu proclamata Supe­

rerà generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Nel breve periodo intercorso fra la nomina a Supe­

riora generale e la sua morte, avvenuta in Nizza

Monferrato il 14 maggio 1881. ebbe inizi*» il me­

ravigliosi» sviluppo delle Case salesiane: nel 1876

sciamarono 36 religi«ise in sette direzioni diverse,

parte «lambì principiti a sei famiglie, applicandosi

le altre ad un*<»pera di assistenza. Nell'iniziare una

nuova «-asa. Madre Maria Mazzarello trasmetteva

la panila d'ordine con tre parole: p«ivertà. pietà,

lavoro.

Kcco, in orditi** di data, lo svilupp«i dell’istituto,

in «piel periodo:

1872 - Mornese;

1874 - Borgo San Mariino;

1876 - Lu Monferrato • Alassi*» - Bordighera -

Torino;

1877 • Nizza-(Francia);

1878 - Nizza Monferrato • Paysandù (Uruguay) -

Chieri;

1879 - Las Piedras (Uruguay) - (Juargnento - Bue-

ims Ayres-Yapeyù < Argentina) - Buenos

Ayres-Boca (Argentina);

1880 - Saint Cyr (Francia) • Bronte • Carmen de

Patagones ( Argentina) •Borgomasino - Este

• Peuango - Trecastagni;

1881 - Genova Sampierdarena - S. Isidoro (Argen­

tina) - Fontanile - Marsiglia (Francia).

La prima spedizione missionaria salpò da Genova

il 14 novembre 1879 e giunse a Montevideo il 17

dicembre, accolta da l)«m Lasagna. Direttore del

Collegii» salesiano di \ illa Coh'in. K di «juel periodo

una lettera di Madre Maria Mazzarelhi. in cui, fra

I altr«», scrive alle Figlie di Maria Ausiliatrice:

« Animatele sempre ad essere umili ed obbedienti,

amanti del lavoro, e ad operare con retta inten­

zione. ad essere schiette e sincere sempre « »n tutti ».

Umilmente, da \ illa C«»lòn. ebbe inizio la fioritura

delle opere missionarie che le Figlie di Maria Ausi-

liatrice seppero far germogliare nel mondo.

* * *

II 4 febbraio 1879 la Casa Madre fu trasferita da

M«irnese, ormai loc'alità insufficiente ai bisogni del-

l'opera, a Nizza Monferrato.

Le 26 Case con 76 Suore esistenti neU'anno della

morte di Madre Maria Mazzarello, rapidamente si

moltiplicarono: la Casa Generalizia, trasferita da

Nizza Monferrato a Torino, coniava, il 1° gennaio

1938-XVI, 8716 Figlie di Maria Ausiliatrice, sparse

per ogni lido, e cosi distribuite:

Europa: case 506; America: case 237; Asia: case

22; Africa: case 12.

* * •

La Chiesa Cattolica Apostolica Romana il

20

no­

vembre

1938

proclanm Beata Madre Maria Mazza­

rello: le sue Spoglie mortali trasferite da Nizza a

Torino, riposano ora nell'urna che sarà deposta nel

Santuario di Maria Ausiliatrice di fronte a quella

che accolse il frale di S. Giovanni

Bosco.

• A L B I N A G IO R D A N O

él