

Si contano tra i benefattori della Società prima fra
tutti 1*Augusta Casa di Sa\oia-Carignano-Aosta, poi
tolti gli insigni fondatori e simpatizzanti. Ronconi-
pagni, Aporti. Rayneri, Ronacossa. Gastaldi, Mat-
lirolo. Ray... (Quest'ultimo che fu per 25 anni mem
bro di Direzione, legò alla Società L. 100.000, da
erogare per un nuovo Asilo. La Società acquistò una
casa in via Principe Tomaso, 25, dove pose l'Asilo
intitolato al Ray e dove tiene a tutt'oggi ITflicio
il'Amministrazione della Società stessa.
Sono ora in numero di undici gli Asili in Torino
•restiti dall'antica Società sorta per iniziativa di per*
-«malità di alta fama or è il secolo. I primi 28 al
lievi del 1858-1839 assommano ora a 950-1000.
I.a prima scuoletta sorta con modesti intenti è pro
gredita ora in scindette che rispondono al più alto
r moderno ideale, ponendo cura — la Società degli
A>ili — di seguire ogni più utile riforma e ogni più
immediato migliorimento, conforme lo spirito dei
benemeriti fondatori.
L'ing. Davicini che fu Presidente della Società per
parecchi anni, fece progetti per costruzioni di nuovi
Asili, per sostituire quelli posti in luoghi di for
tuna. Si contano tra i migliori progettati da lui e
costruiti per sua cura in Torino il « Roberto D’Aze-
glio » in Rorgo Po. 1« Aporti» e il «Gastaldi»,
ampi e luminosi. \imitati sovente da forestieri, amici
della Scuola.
T ra gli ultim i Asili aperti dalla Società v ’è l ’Asilo
«V itto rio Veneto» posto nelle Case popolari di via
Sospello, per rispondere alle esigenze della popola
zione. Ambiente gaio, ridente, elegante che l'is ti
tuto « Case Popolari » ha aiutati» nel sorgere e del
quale ora sente i benefìci.
I Presidenti che si susseguirono in cent'anni nel-
l'Amm inistrazione della «Società degli Asili »
dopo il conte Roncompagni — furono il conte A l
fieri di Sostegno, il conte Rignon. il prof. Pietro
Rossi già R. Provveditore agli Studi, l'ing. D avi
cini. il prof. Cosentini e il dott. Barone A. Moro,
Presidente attuale.
E ancora ora — dopo i cento anni — con lo stesso
amore, in fervore, in um iltà, in generoso disinte
resse. si attende all'Opera con cura assidua e pa
terna. Ancora la Società studia, migliora, persevera
perchè il bimbo sia accolto e ospitato degnamente
là dove può « crescere sano e gagliardo, dove pren
dere idea deH'ordine e della nettezza» giusta l'a n
tico dettato dei venerati iniziatori.
Pe r ricordarli nella loro opera, per meglio onorarli
e perchè il Loro eletto Sp irito di lontani novatori
possa esultare, non avremo noi che a seguirne le
orme e rispondere armonicamente alla nuova vita
ascensionale del Paese.
A. DURANDO-PROTTO