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UN TESORO DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI TORINO

LA RACCOL TA

B O D O N I A N A

di ALV ISE GRAMMATICA

Lo storico piemontese Giovanni Eandi nell'opera:

Stati-

ilua della prmì tuia di Saluzzo.

stampata da Lobetti-Bodoni

nel

18

V

5

. parlando dei saluzzesi riconosce che essi sono

do lu e pacifici, nel loro animo non albergano nè odio nè

vendetta; li indica fedeli sudditi, rispettosi ed onesti. « Cor­

tesi e puliti sono i costumi di questa classe (la borghesia):

ognuno dà opera con impegno alla cura dei propri affari;

la gioventù viene educata alle buone vie della religione e

della pubblica morale .. ».

In questo ambiente, da famiglia di tipografi, nacque il

26

febbraio

1740

Giambattista Bodoni, colui che consacran­

do tutta la sua lunga operosa esistenza all’arte del libro, co­

stantemente perseguendo con fede ed amore il suo alto

ideale di dare all'Italia il primato dell’arte tipografica, ebbe

in vita la lode universale ed onori da parte di potenti, rese

immortale il proprio nome e aggiunse decoro alla Patria.

Meritatamente nel centenari») della morte, avvenuta in

Parma il

50

novembre

1815

, l'Italia esaltò il grande tipo­

grafo con degna solennità e con importanti studi giacché

egli fu essenzialmente un tipografo artista e come tale su­

però tutti i suoi predecessori.

La commemorazione del primo centenario bodoniano,

per l’impronta di universalità che la caratterizzò, ebbe vasta

risonanza e il contributo di studiosi illustri, diede origine a

una benefica fioritura di pubblicazioni che, rievocando la

figura e l'opera del celebre saluzzese, furono di grande im ­

pulso allo studio di tutto ciò che è attinente all’Artc italiana

della stampa.

A Torino, che vide le prime prove del Bodoni come

intagliatore di fregi in legno e dove tante speranze egli

coltivò, la R. Scuola Tipografica, in unione alla Rivista

Il Risorgimento Grafito

di Milano, si fece iniziatrice della

costituzione di un Comitato naz:onale italiano con il com­

pito di preparare onoranze decorose e degne del grande

tipografo.

L’iniziativa sortì buon esito; si costituirono un Comitato

d ’onore, un Comitato generale ed una Commissione esecu­

tiva; venr.e deliberato di tenere tre commemorazioni d i­

stinte a Torino, a Saluzzo ove ebbe i natali il principe dei

tipografi, e a Parma dove egli per

45

anni svolse la sua

meravigliosa attività artistica.

Veniva esaudita in questa occasione la proposta da

tempo vagheggiata dagli amici torinesi del libro per l’isti­

tuzione di un Museo del Libro, e questo, auspice il Comune,

sorse sulle fondamenta costituite dall'officina tipografica del

XV secolo: la gemale stamperia con annesso mulino da

carta ch'era stata una delle attrattive dell’Esposizione inter­

nazionale del

1911

al Valentino.

Il

20

settembre

1915

, Piero Barbera, allora presidente

dell’Associazione tipografica libraria italiana,

aprì

la

mani­

festazione con un applaudiriwmo discorso; per L «.untine-

mora/ione ufficiale venne designato l'insigne scrittore ed

educatore prof. D ino Mantovani che intrattenne autorità e

cittadinanza svolgendo il tema: « Il re dei tipografi, tipo­

grafo dei re ».

Era quindi naturale che il Comitato italiano per le ono­

ranze a Bodoni ravvisasse app«>rtuna una pubblica esposi­

zione della preziosa collezione delle opere stampate dal

Bodoni. che è in possessi) della Biblioteca Civica, collezione

che è fra le più ricche per numero di edizioni e per bellezza

di esemplari.

L’Amministrazittne Civica accolse favorevolmente l’idea

del Comitato e dal

20

set'

12

ottobre, vicino al

Museo del Libro al Castello Aicuioevale, venne tenuta aper­

ta la mostra, presentante le opere bodoniane in ordine cro­

nologico, in modo. cioè, da offrire al visitatore quasi una

storia parlante dei progressi che questo grande Maestro del­

l’arte tipografica aveva fatto, sia per quel che riguarda la

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