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Aree da sottoporre a particolari norme in

rapporto alla possibilità di reperimenti

archeologici e luoghi di reperimento di oggetti

di interesse archeologico

a cura di Donatella Ronchetta

Elementi di interesse

archeologico nel Quartiere 1

Centro

Si sono individuate nel Quartiere 1 cinque aree

di rilevante interesse archeologico: il nucleo centrale

e quattro aree periferiche.

L'Area Prima (Alli) coincide con la Torino

romana

(Julia Augusta Taurinorum)

definita dalla

cinta delle mura conservate per brevi tratti, a caratte-

re monumentale.

I dati finora emersi hanno consentito la ricostru-

zione attendibile della viabilità (tratti di pavimenta-

zione stradale e rete di fognatura), il rinvenimento

dell'unico edificio pubblico (teatro) ed hanno sugge-

rito la possibile collocazione di aree pubbliche. Non

resta al contrario alcuna traccia sicura dell'edilizia

privata che doveva occupare gran parte delle 72

insulae

in cui era organizzata l'area urbana (cfr.

fig. AA1):

Pianta di Torino

secondo le scoperte fat-

te fino al 1914 redatta dall'Ufficio Regionale dei

Monumenti. L'aggiornamento al 1966, a cura di

S. Finocchi, è pubblicato in

Forma Urbana,

vol. I,

II; A, fig. 25, p. 355).

Le quattro aree immediatamente extraurbane si

segnalano per la presenza di necropoli e per inse-

diamenti a carattere artigianale-produttivo.

La zona extramurale a nord (A1/2) ha come ful-

cro la

porta principalis sinistra

(Porta Palatina); in

essa si constata un maggiore addensarsi di ritrova-

menti di diverso tipo: strutture e corredi funerari

(A1/1, A1/2), il complesso monumentale identifica-

bile come terme extraurbane (A1/3) e un ipotetico

arco onorario (di cui il Bendinelli propone una rico-

struzione, cfr.

Un arco imperiale eretto in «Augusta

Taurinorum « net I secolo dopo Cristo,

in « Torino » ,

XIII, 11, 1933, pp. 3-20). Tutti questi elementi con-

cordano nell'indicare la particolare importanza della

porta e dell'asse stradale verso

Eporedia

(Ivrea),

Vercellae

(Vercelli) e in generale verso la Padania

orientale.

La zona extramurale occidentale (A1/3) che si

sviluppa ai lati della strada verso le Gallie (uscente

dalla

porta Segusina,

posta all'incrocio delle attuali

Via Garibaldi e Corso Siccardi, abbattuta nel XVI

secolo) si caratterizza per la presenza di sepolcreti

piuttosto estesi e di una certa importanza (A1/12) e

di singoli edifici funerari (A1/7, A1/8). La disposi-

zione delle necropoli in questo caso, come per il lato

settentrionale della città concentrate intorno alla di-

rettrice di transito, sottolinea l'importanza dell'asse

transalpino.

La zona extramurale a sud (A1/4) incentrata at-

torno alla

porta principatis dextera

(Porta Marmo-

rea, all'incrocio fra Via S. Tommaso e Via S. Tere-

sa, abbattuta nel XVII secolo) viene segnalata per la

verosimile presenza di una zona suburbana potenzia-

ta dalla collocazione di un rilevante edificio pubbli-

co quale l'anfiteatro (ipotesi avvalorata dalle indica-

zioni di scrittori del XVI e XVII secolo quali il

Maccaneo e il Panciroli e da dati topografici sette-

centeschi, come segnalato nella pianta di Torino

disegnata dal Bagetti e allegata alla Guida del Paro-

letti). Traccia dell'urbanizzazione della zona è il ri-

trovamento di due tratti di condotto di fognatura

(A1/14), mentre la presenza di un laboratorio di ce-

ramica la qualificano come suburbio industriale e

commerciale (A1/13). Risultano invece scarsi i ri-

trovamenti di carattere funerario (A1/11).

La zona extramurale a est (A1/5), pur compren-

dendo una necropoli a carattere anche monumentale

(A1/17) intorno alla

porta decumana

(inglobata nel-

le strutture di Palazzo Madama) si impone all'atten-

zione come area di grande interesse per la sua con-

formazione oro-geografica, trovandosi inserita tra i

due fiumi, la Dora e il Po (con le implicazioni che

comportano quali punto di sbarco, ponte e traghetto)

e le pendici settentrionali della collina torinese.

Questa situazione topografica induce a ipotizzare

l'esistenza di un quartiere extraurbano, fra le mura e

il Po; ipotesi avvalorata dalla scoperta di un tratto di

tubatura plumbea che attraversava la porta urbana,

unico ritrovamento relativo al trasporto dell'acqua

potabile nella Torino romana (cfr. A. D'Andrade,

Relazione detl' Ufficio Regionale per ta Conserva-

zione dei Monumenti det Piemonte e detla Liguria,

1,

1883-1891,

Torino 1899, p. 10).

Aree da sottoporre a particolari norme

in rapporto alla possibilità di

reperimenti archeologici

Al/1.

Torino romana definita dalla cinta delle mura.

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