

p. 341), da P. Barocelli
(Boll. SPABA, XII,
1928,
p. 81) e da G. Bendinelli
(Torino
romana,
cit.,
pp. 55-56).
Al/11.
Corredi funerari ed epigrafi (CIL V,
Augusta Tauri-
norum)
rinvenuti nel 1564 nella demolizione, per la
costruzione della Cittadella, delle antiche mura
romane legate al Bastione di S. Pietro, databili tra il
I e il III sec. d.C. e materiali vari rinvenuti nel 1894
presso il Mastio; segnalati da C. Promis
(Storia del-
la antica Torino,
p. 172), da E. Ferrero
(NSc,
1894,
p. 398) e da P. Barocelli
(Bolt. SPABA, XII,
1928,
p. 81).
Al/12.
Vasto sepolcreto costituito da tombe a incinerazione
ad anfora segata e a cassetta, con corredo, rinvenute
durante la costruzione della Stazione di Porta Susa
negli anni 1884-85. Nel 1882, due furono rinvenute
a 100 metri a nord della stazione stessa. Le tombe
databili al I sec. d.C. sono segnalate da E. Ferrero
(Atti SPABA, III,
1882, p. 220), da V. Promis
(NSc,
1882, pp. 337-338 e
Atti SPABA,
IV, 1883, pp.
254-255). Cfr. inoltre C. Promis,
Storia dett'antica
Torino,
pp. 187 ss.
Al/13.
Vasi di terracotta e attrezzi per la fabbricazione di
fittili rinvenuti nel 1875 nella costruzione della casa
Maspero in Corso Vittorio Emanuele (attuale nume-
ro civico 74) angolo Corso Re Umbe
rt
o e segnalati
da M. Calderini
(Atti SPABA,
VII, 1901, p. 262).
Al/14.
Due tratti di un grande collettore di fognatura, rin-
venuti nel 1937 in Via Roma all'altezza di Via Arci-
vescovado, con andamento sud-est, segnalati da
C. Carducci
(NSc,
1938, pp. 309-310).
Al/15.
Materiali antichi di età romana e medievale rinvenu-
ti nel 1963 in uno scarico in Piazza Carignano, ango-
lo Via Cesare Battisti (SAP, Archivio).
Al/16.
Frammenti marmorei, parte di statua e testa di arie-
te, di età romana, rinvenuti nel 1959 nella costru-
zione della nuova sede della Biblioteca Nazionale,
isolato tra Piazza Carlo Alberto, Via Cesare Battisti,
Via Bogino, Via Principe Amedeo (SAP, Archivio).
Al/17.
Frammento di iscrizione funeraria o onoraria ritrova-
to nel 1884 come materiale di reimpiego nella torre
meridionale di Palazzo Madama, databile al I sec.
d.C., segnalata da V. Promis
(NSc,
1884, p. 338) e
avanzi di un piccolo monumento figurato, forse di
carattere funerario, rinvenuto nel 1925 a sud di Pa-
lazzo Madama e segnalato da P. Barocelli
(NSc,
1925, pp. 97-98 e
Bolt. SPABA,
IX, 1925, p. 91).
Al/18.
Ritrovamenti di oggetti di età romana, probabilmen-
te da corredi di tombe, rinvenuti in Corso Regina
Margherita, tra Via XX Settembre e Corso S. Mau-
rizio, negli ultimi anni dell'Ottocento, segnalati da
E. Ferrero
(NSc,
1894, p. 397).
Elementi di interesse
archeologico nel Quartiere 2
S. Salvario - Valentino
La direttrice di transito che conduceva dall'area to-
rinese alla pianura pedemontana sud-occidentale
usciva dalla
porta principatis dextera
e doveva cor-
rere parallelamente al corso del Po, ad una certa
distanza da esso, per poi diramarsi verso le più im-
portanti città della
Liguria.
Superata l'area extramu-
rale in cui si è ipotizzato un possibile ampliamento
urbano (cfr. relazione A1/4), il percorso iniziale è
suggerito dal rinvenimento di tombe, sia di quelle
qui segnalate, sia di altre site nei Quartieri 3 e 9.
Luoghi di reperimento di oggetti di
interesse archeologico
A2/1.
Due tombe ad anfora segata di cremati, accostate,
rinvenute nel 1929 in occasione di scavi per la con-
duttura dell'acqua potabile all'incrocio di Via Ma-
dama Cristina e Corso Bramante, databili alla metà
del I sec. d.C., segnalate da P. Barocelli
(Botl.
SPABA, XIII,
1929, p. 76; XVI, 1931, p. 44).
Elementi di interesse
archeologico nel Quartiere 3
Crocetta - S. Secondo - S.
Teresina
Per l'importanza e per l'andamento dell'arteria di
traffico verso la pianura pedemontana sud-occiden-
tale, a cui si devono riferire i ritrovamenti di mate-
riale funerario di Porta Nuova e le tombe di Via
Valeggio, si veda quanto notato per il Quartiere 2.
Luoghi di reperimento di oggetti di
interesse archeologico
A3/l.
Oggetti di varia natura, probabili corredi funerari
rinvenuti durante i lavori di costruzione della Sta-
zione di Porta Nuova, databili tra il I e il II sec.
d.C., segnalati da P. Barocelli
(Boll. SPABA, II,
1918, p. 16, nota; XIII, 1929, p. 76).
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