

redia
(Ivrea), attestano l'esistenza di insediamenti a
carattere rurale nelle zone circostanti la città e i sob-
borghi.
Luoghi di reperimento di oggetti di
interesse archeologico
A19/1.
Corredo di una tomba databile al I-II sec. d.C., rin-
venuto nel 1928 in Via Botticelli (tra Via Monte
Rosa e Strada Basse di Stura), segnalato da P. Baro-
celli
(Bott. SPABA,
XII, 1928, p. 81).
A 19/2.
Tomba in laterizio di età romana rinvenuta nel 1897
a 200 metri circa a sud della « Cascina gli Stessi » (a
1800 metri dalla riva sinistra della Stura e a sinistra
della Ferrovia Torino-Milano), segnalata da E. Fer-
rero
(NSc
, 1899, p. 3).
A19/3.
Tomba in laterizio (con materiale di recupero)
rinvenuta nel 1897 a 200 metri a nord-est della « Ca-
scina Ranotta», segnalata da E. Ferrero
(NSc,
1899,
p. 4).
Elementi di interesse
archeologico nel Quartiere 21
Madonna del Pilone
La consistenza e le caratteristiche singolari dei
ritrovamenti in questo luogo sono testimonianza
di un verosimile insediamento in epoca romana,
legato allo sfruttamento agricolo e residenziale
del territorio collinare sulla destra del Po, in
un'area dove ritrovamenti occasionali di oggetti
di età neolitica (cfr. B.
GASTALDI,
Frammenti di
pateoetnologia italiana,
in «Atti R. Acc. Lincei»,
serie II, vol. III, parte II, 1876, p. 509, tav. X, I)
autorizzano a supporre una presenza umana dall'età
più antica.
Luogo di reperimento di oggetti di
interesse archeologico
A21/l.
Mattoni romani, nella quantità di centocinquan-
ta circa, e lapide marmorea con iscrizione del
I sec. d.C., rinvenuti come materiale di reimpie-
go nella demolizione del campanile dell'antica
Parrocchiale di Sassi nel 1903 e segnalati da E. Fer-
rero
(NSc,
1903, pp. 583-584 e
Atti SPABA,
VII,
1904, p. 361) e da P. Barocelli
(Boll. SPABA,
I,
1917, p. 73).
Elementi di interesse
archeologico nel Quartiere 22
Borgo Po - Cavoretto
Area da sottoporre a particolari norme
in rapporto alla possibilità di
reperimenti archeologici
A22/1.
Area dell'attuale parco della Rimembranza, zona
compresa tra il limite del Comune di Torino a sud, la
Strada di Revigliasco a ovest, il Viale Piave a nord e
la Regione del Mainero ad est.
La fascia collinare sulla destra del Po risulterebbe
interessata da attività agricole e residenziali in età
romana, con continuità di frequentazione dall'età
neolitica (stazione del «Bric della Maddalena») fino
ad età barbarica (A22/1).
Il tracciato di una direttrice di transito potrebbe venir
individuato ai piedi della collina lungo il fiume dai
ritrovamenti segnalati nel Quartiere 21 (A21/1) e
dalla necropoli in Regione Fioccardo (A22/4), con
estensione al territorio di Moncalieri comprovata dal
ritrovamento di tombe, segnalate da E. Ferrero
(Atti
SPABA,
V, 1887, pp. 209-210).
La stazione neolitica del «Bric della Maddalena»
costituisce il più importante rinvenimento di età pre-
romana nel territorio comunale di Torino. Insieme
con i ritrovamenti occasionali sulla destra del Po
(Sassi, Superga, Baldissero, Pino) rappresenta una
precisa testimonianza di stanziamenti stabili anterio-
ri alla colonizzazione romana, la cui continuità di
vita in questo punto topografico emergente, aperto
su due ampi versanti, trova altre attestazioni (necro-
poli di età imperiale che insiste sulla stessa area
(A22/6)).
Luoghi di reperimento di oggetti di
interesse archeologico
A22/1.
Monete di Massenzio (inizio IV sec.), probabilmen-
te da un tesoretto, rinvenuto nel 1817 nel vigneto di
Villa Frescot (ora Strada S. Vito Revigliasco n. 256)
e armi e strumenti di ferro di età barbarica ritrovati
nella zona di S. Vito, segnalati da P. Barocelli
(Bott.
SPABA,
I, 1917, p. 74).
A22/2.
Iscrizione di età romana su lapide marmorea murata
nella chiesa parrocchiale di S. Vito, ora perduta
(CIL V, 6989; cfr. E.
OLivERO,
Architettura reti-
giosa preromanica e romanica nell'archidiocesi di
Torino,
Torino 1941, p. 75).
A22/3.
Tomba di età romana, rinvenuta a Cavoretto, Re-
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