

due strati in un'ampia fascia ben definita — sembra
da porsi in relazione con la conformazione della
zona, caratterizzata dalla depressione del terreno
verso la vicina Dora e lascia supporre la realizzazio-
ne di un manufatto come opera di contenimento e
protezione del territorio.
La particolare situazione orogeografica dell'area
individuata rende presumibile l'esistenza di un sob-
borgo extraurbano con insediamenti a carattere
artigianale-manifatturiero e con attrezzature di
servizio pubbliche. La vitalità di questo sobborgo
può essere attestata anche in epoca altomedioeva-
le per la verosimile localizzazione, nell'isolato
compreso tra Via Pisano, Via Priocca e Corso
XI Febbraio, della basilica paleocristiana di S.
Secondo, seguendo le indicazioni topografiche pro-
poste dal Bagetti (nella pianta allegata alla Guida del
Paroletti) e precisate nelle mappe dei catasti antichi
(napoleonico del 1805 e Rabbini del 1866). L'esi-
stenza della basilica può dare spiegazione ai materia-
li da costruzione ivi rinvenuti in notevole quantità
(A7/1).
Luoghi di reperimento di oggetti di
interesse archeologico
A7/1.
Tomba a camera in muratura laterizia con cassa
in piombo contenente i resti di un fanciullo, rinve-
nuta nel 1893 « entro il recinto dell'officina italia-
na per il Gas», ora Via Porporati, Corso XI Feb-
braio, Via Pisano, Via Priocca, databile al III sec.
d.C. e segnalata da E. Ferrero
(NSc,
1893, pp. 109-
111) e P. Barocelli
(Bott. SPABA,
XI, 1925,
p. 92). Nello stesso recinto si rinvennero anche
laterizi romani.
A7/2.
Resti
di
tombe
ad
inumazione
e
tombe
di
cremati
ad
anfora segata,
di
età compresa tra il
I e
il
III sec.
d.C.,
rinvenuti nella zona delimitata da
Via Foggia,
Corso Palermo, Via Ancona e Via Modena,
ritrovati
tra il
1887 e
il
1894 e
nel
1927,
segnalati da
V.
Promis, E. Ferrero, A. Midana e P. Barocelli
(NSc,
1887, p. 466; 1888, p. 272; 1899, p. 311; 1892,
p. 369; 1894, p. 498;
Atti
SPABA,
V, 1887, p. 226;
VII, 1906, p. 420; VIII, 1907, p. 435 e
Bott. SPA-
BA,
XII, 1928, pp. 43-59 e 80).
A7/3.
Rilievo marmoreo rinvenuto nel 1934 in Via Parma,
in corrispondenza del numero civico 31 (SAP, Ar-
chivio).
A7/4.
Elementi architettonici in travertino frammentari
(colonne e trabeazioni) ritrovati, come materiale di
reimpiego, nella demolizione di un edificio in Piazza
della Repubblica angolo Via Mameli, nel 1955
(SAP, Archivio).
A7/5.
Anfore il cui imponente numero e disposizione sono
segnalati da C. Promis
(Storia dell'antica Torino,
p. 192) come reperimento di carattere eccezionale
tra gli anni 1830 e 1838. Il ritrovamento sembra
interessare una larga fascia di almeno m. 500 di
lunghezza per 250-300 circa di larghezza, compresa
tra Piazza della Repubblica e il Cottolengo.
Elementi di interesse
archeologico nel Quartiere 8
Vanchiglia - Vanchiglietta
Area da sottoporre a particolari norme
in relazione alla possibilità di
reperimenti archeologici
A8/1.
Area compresa tra la sponda destra della Dora e la
sinistra del Po.
La delimitazione proposta tiene conto della situa-
zione orogeografica dell'area, nel quadro dell'inse-
rimento di attività a carattere produttivo-artigianale
e
di interesse pubblico, a completamento di quanto
indicato per il Quartiere 7.
Elementi di interesse
archeologico nel Quartiere 9
Millefonti - Nizza
Per l'importanza e per l'andamento dell'arteria di
traffico verso la pianura pedemontana sud-occiden-
tale, a cui devono riferirsi i ritrovamenti segnalati in
questa zona, si veda quanto detto per il Quartiere 2.
La presenza di tombe della fine VI-inizio VII sec.
d.C. mostrano la vitalità, anche in epoca altomedie-
vale, di questo asse viario che doveva collegare
Torino — sede di ducato longobardo con Asti,
altra capitale di ducato, attraverso il centro di
Testona (cfr. M.M. NEGRO PONZI,
Testona: ta ne-
cropoti di età tongobarda,
in « Ricerche a Testona
per una storia della Comunità», Testona dicembre
1980 - gennaio 1981, Torino 1980).
Luoghi di reperimento di oggetti di
interesse archeologico
A9/1.
Tombe ad inumazione con corredo di età altomedie-
vale rinvenute nel 1901 in Via Nizza « a 400 metri
dalla cinta daziaria»
(di
fronte ai numeri civici 193
206