

trasformazione urbanistica presentano alcuni ca-
ratteri diversi in relazione alla collocazione della
porzione di città presa in esame nel contesto terri-
toriale.
Per gli ambiti
Parte interna att'antico perimetro
delle fortificazioni, Borgo Nuovo, Espansioni otto-
centesche verso Porta Nuova e l'ex Cittadelta,
Espansioni ottocentesche di Vanchigtia,
si rimanda
all'analisi operata per il Progetto Preliminare di Va-
riante al P.R.G.C. (
3
), riferita alla totalità delle cel-
lule edilizie presenti.
Per la rimanente parte piana della città e per la
parte pedecollinare in Oltrepò sono state individuate
classi tipologiche, secondo un inquadramento gene-
rale (
4
) richiamato succintamente nelle relazioni di
ciascun ambito.
Le classi tipologiche residenziali individuate nel-
la zona collinare compaiono sinteticamente nella
tavola e nella relativa didascalia (
5
).
Le classi tipologiche residenziali sono state rap-
presentate graficamente in modo uniforme, ribaden-
do il principio per cui la « qualità » conferita all'am-
bito dai tessuti edilizi deriva dalla complessità di
formazione storica e quindi dalla varietà dei tipi,
oltreché dalla loro qualità intrinseca.
I
tipi edilizi caratterizzanti sono stati individuati
anche nelle immediate vicinanze dell'ambito — pur
se esterni alla sua perimetrazione quando costi-
tuiscano integrazione storico-ambientale di esso,
definiti in tal caso come « tessuti di affaccio ».
All'interno degli ambiti possono comparire an-
che insiemi architettonici dotati di specificità proprie
e di autonomia morfologica, di regola riferiti ad uno
stesso impianto urbanistico; la definizione di questi
elementi è espressa in schede (
6
).
I
principali insiemi individuati sono:
i complessi costituiti da sistemi microurbani definiti
in diversi periodi storici — dal Seicento al Novecen-
to — per lo più incentrati sugli assi viari che hanno
retto la strutturazione storica della città. Assumendo
come riferimento un sistema di assi viari in succes-
sione, si possono portare come esempi i complessi
della Piazza Gran Madre di Dio, della Piazza Vitto-
rio, della Via Po, della Piazza Castello, della Via
Garibaldi, del prolungamento ottocentesco della Via
Garibaldi, della Piazza Statuto
i nuclei pianificati ad edilizia popolare
i complessi urbani di ville, villini e palazzine nati da
un progetto unitario d'impianto urbanistico.
Gli edifici singoli sono stati identificati — con
schede — all'interno dell'ambito solo quando, con-
testualmente al possesso di « valore culturale assolu-
to » , abbiano una delle caratteristiche seguenti:
quando appartengano a categorie edilizie non resi-
denziali, oppure quando, rispetto alla tipologia edi-
lizia•residenziale cui appartengono, abbiano il carat-
tere di «eccezionalità» conferito loro o dalla qualità
architettonica, o dal fatto di costituire il prototipo
della classe con valore di documento, oppure l'e-
spressione — a volte unica di una precisa stagio-
ne culturale.
La selezione degli elementi edilizi mediante
schede risulta dal confronto con la porzione di città
cui appartengono. Pertanto, mentre il valore specifi-
co di ciascun edificio
è —
come si
è
detto assolu-
to, il valore contestuale
è
relativo all'ambito di ap-
partenenza e quindi oggetti architettonici di pari va-
lore individuale possono risultare evidenziati o non
evidenziati, a seconda della loro collocazione nelle
diverse zone urbane.
Manufatti isolati, preesistenze significative ed
elementi singolari che costituiscano testimonianza
storica, culturale e tradizionale (piloni votivi, mo-
numenti, elementi di arredo urbano) sono stati indi-
viduati all'interno degli ambiti — solo nella rappre-
sentazione grafica per lo più quando siano stati
riconosciuti come complementari di un sistema o di
una sequenza e comunque quando concorrono alla
qualificazione dell'insediamento.
Analogamente sono individuati anche gli atte-
stamenti visuali su emergenze architettoniche pola-
rizzanti .
Spazi di valore o interesse ambientale e/o di
relazione
Gli spazi urbani identificati e qualificati de-
scritti con relazioni — sono di regola caratterizzati
da una conformazione urbanistica «progettata»
spesso di buona qualità morfologica, dalla qualità
architettonica e ambientale delle cortine edilizie che
li definiscono, dalla confrontanza con emergenze
architettoniche (tipici sono i casi delle chiese, delle
scuole e di altri edifici a carattere pubblico), dalla
presenza di monumenti o di qualificate aree a verde.
Gli spazi considerati possono altresì possedere
valenze di interesse socio-ambientale, come luoghi
d'incontro e di vita sociale, per lo più con reti conso-
lidate di attività commerciali fisse o ambulanti, con
caratteri radicati nella memoria collettiva.
Non sono stati enucleati gli spazi facenti parte
dei complessi microurbani, di cui costituiscono
spesso elemento portante.
Connessioni
Sono stati evidenziati in questo paragrafo i col-
legamenti tra ambiti urbani confrontanti o prossimi,
con matrice unitaria e considerati separati per moti-
vazioni estranee alla loro caratterizzazione (
7
). Sono
stati inoltre indicati i collegamenti storici con altri
ambiti e con altri luoghi della città e del territorio
attraverso i legami costituiti dagli assi rettori della
composizione urbanistica e dalle direttrici storiche
di sviluppo.
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