

Gli ambiti nella struttura storica
della città
a cura di Vera Comoti
L'incrocio tra le analisi sulla formazione storica
e le analisi sui contesti reali della città ha permesso
di avanzare la seguente proposta di aggregazione
degli « insediamenti ed ambiti urbani » individuati
come beni culturali ambientali e come « segnalazio-
ni » di categoria 1. L'aggregazione proposta si fonda
sulla analisi (operata preminentemente con i parame-
tri metodologici della ricerca storica) degli aspetti
qualitativi — tuttora attivi e riconoscibili specifi-
ci di quella categoria di beni culturali. Nella com-
plessità degli ambiti individuati sono state eviden-
ziate e selezionate infatti, sia entro il comparto ur-
bano, sia a livello di legami più vasti includenti la
dimensione urbanistica, le costanti comuni e i carat-
teri tipizzanti che costituiscono le connotazioni pre-
valenti della loro struttura fisica e funzionale.
Il fine di questa selezione, che costituisce essen-
zialmente una operazione critica, è quello di esplici-
tare, di tentare di esplicitare, con fondatezza storica
e non solo con riferimenti tipologici, possibili ana-
logie nella formazione e trasformazione urbanistica
dei diversi ambiti, nella loro conformazione tipolo-
gica, nella loro struttura morfologica e funzionale.
Analogie queste, che permettano di definire con
l'intento
di
recuperare e di valorizzare la « qualità»
urbana, e pur nella coscienza della individualità e
unicità dei singoli processi e prodotti storici e nella
consapevolezza di una non possibile generalizzazio-
ne nelle indicazioni progettuali e operative anche
analogie nelle vocazioni, analogie nella compatibi-
lità alle trasformazioni edilizie e urbanistiche, ana-
logie nelle procedure e negli indirizzi normativi.
Questo schema interpretativo della realtà del ter-
ritorio riprende la metodologia di analisi per i beni
culturali ambientali già adottata nella [...]
Prima
individuazione e classificazione ai fini detta salva-
guardia
(a cura di Vera Comoli Mandracci) allegata
al Progetto Preliminare di Variante al P.R.G.C. del
1980; la presente proposta di aggregazione verifica
ed amplia il numero e la consistenza delle classi
tipologiche degli ambiti sul supporto delle analisi
successive, più articolate ed approfondite, riferite al
contesto della città e del suo territorio storico.
Dalla totalità degli «insediamenti ed ambiti ur-
bani » individuati nella ricerca complessiva sono sta-
te estrapolate dieci classi tipologiche interpretative
del fenomeno urbanistico, entro le quali si sono giu-
dicati raggruppabili, per affinità o per analogia, i
diversi ambiti considerati. Alcune parti della città
derivano da una vicenda storica con carattere di ec-
cezionalità e pertanto vi sono entro il contesto co-
munale parti di città anch'esse uniche, per caratteri e
per qualità urbana. Con questa peculiarità appaiono
la «parte interna all'antico perimetro delle fortifica-
zioni» la «Borgata Bertolla», « Cavoretto». Altre
parti si possono considerare in qualche misura omo-
loghe.
Sono di seguito elencate le dieci classi tipologi-
che interpretative individuate, con specificazione
(sigla e denominazione) degli insediamenti ed ambi-
ti urbani di appartenenza e relativo quartiere.
1. Nucleo storico di più antica acculturazione urbana
1/1
«Parte interna all'antico perimetro delle fortificazioni»
2. Primi ampliamenti neoclassici ottocenteschi
1 /2 «
Borgo Nuovo »
22/1a
« Borgo Po - Borgo
Crimea»,
parte a
3. Borghi extramuranei di antico impianto incorporati nella
pianificazione dell'Ottocento
6/1a
«
Borgo S. Donato», parte a
7/3
« Borgo Dora e Balón
21/1a
« Madonna del Pilone - Barriera di
Casale»,
parte a
4. Parti dell'impianto urbanistico preunitario pianificato secondo
storici
in
Q.l
in
Q.1
in
Q.22
in
Q.6
in
Q.7
in
Q.21
assi
I/3 « Espansioni ottocentesche verso Porta Nuova e l'ex Cit-
tadella »
in
Q.1
1/4 «
Espansione ottocentesca di Vanchiglia»
in
Q.1
2/l
« Borgo S. Salvatore »
in
Q.2
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