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(') Per gli ambiti della zona centrale le indicazioni di rife-

rimento cartografico non vengono fornite, sia perché la forte

complessità della stratificazione storica e della relativa docu-

mentazione non permettevano di selezionare un numero volu-

tamente limitato di esempi, che desse informazioni esaustive,

sia perché già noti attraverso precedenti pubblicazioni. (Cfr.,

per tutti, V. Comoli, 1983 e Istituto di Architettura Tecnica,

1968).

(2) Cfr. il capitolo

Formazione storica

in

Assi rettori della

composizione urbanistica e direttrici storiche di sviluppo

a cura

di Vera Comoli e Micaela Viglino; cfr. anche

La struttura fisica

e organizzativa della città nel processo storico di trasformazio-

ne urbanistica pianificata

di Micaela Viglino.

(3) Cfr. l'allegato tecnico

AA.VV

.,

Il riconoscimento di

classi lipologiche edilizie nel nucleo centrale di Torino,

1980.

(4) Cfr.

Tipi edilizi residenziali caratterizzanti gli ambiti

urbani,

a cura di Riccardo Nelva.

(5) I tipi edilizi indicati per la zona collinare risultano dal-

l'elenco seguente.

Vigne » e ville sei-settecentesche che mantengono parte

dei caratteri originari; ville dell'Ottocento e del primo Novecen-

to che conservano i caratteri originari; « vigne » e ville di im-

pianto sei-sette-ottocentesco di trasformazione; edifici di forma-

zione rurale indipendenti dai complessi delle « vigne »; « villet-

te »; casette su terrazzamenti con orti e giardini; nuclei frazionari

di formazione rurale: i « tetti ».

(6) Gli insiemi edilizi di cui si tratta sono specificati nell'e-

lenco di beni » e <, segnalazioni » che precede ogni quartiere.

(7) Cfr. il paragrafo

Individuazione

in questo capitolo.

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