

b. Risulta pertanto ascrivibile a questa classe
tipologica soltanto l'insediamento:
20/2
«Borgata Bertolla».
c. Il nucleo più antico della borgata è caratteriz-
zato da un discreto numero di tipi edilizi con conno-
tazioni architettoniche riferibili a diversi momenti
della storia dell'architettura (dai tipi edilizi di im-
pianto rurale, alle case degli anni Venti-Trenta del
Novecento). L'intorno della borgata è inserito in un
contesto un tempo altamente produttivo, in senso
rurale, ma anche per la compresenza delle attività
dei lavandai, dislocate lungo una fitta griglia di ca-
nalizzazioni che costituiscono le direttrici portanti
degli edifici per la residenza e il lavoro specifico di
lavatura (e con stenditura nei campi dal tipico par-
cellare stretto e allungato), attività particolarmente
vivace nell'Ottocento e fino a metà Novecento.
Queste espressioni insediative sono state segnalate
come complessi di categoria 2 soggetti a schede spe-
cifiche, ma interagiscono con la struttura della bor-
gata.
d.
I caratteri dell'impianto urbanistico dell'am-
bito vanno dunque rapportati ai fini della com-
prensione del fenomeno e degli indirizzi di tutela
con l'antica struttura rurale e produttiva e letti con
attenzione alla presenza delle vie d'acqua e della
antica viabilità (importante il riferimento con 1'Ab-
badia di Stura).
Emergono valori ambientali e documentari sia
nella struttura urbanistica e territoriale, sia nei tipi
organizzativi edilizi compresenti.
10» Nuclei
storici collinari
a.
Insediamenti residenziali con discreto grado
di centralità, che siano espressione qualificata e tipo-
logicamente riconoscibile di precedenti culture, con
base produttiva prevalentemente rurale propria della
collina.
Nell'ambito del territorio collinare nel Comune
di Torino, è stato individuato come nucleo con carat-
teri di insediamento storico collinare soltanto la lo-
calità frazionaria di Cavoretto. Gli insediamenti
pedecollinari rientrano in una tipologia organizzati-
va che si rifà a basi produttive prevalentemente cit-
tadine; essi sono stati pertanto considerati come
ambiti urbani, entro altre classi tipologiche. Le altre
località collinari di tipo frazionario e con relativo
grado di centralità rispetto alla residenza sparsa (ad
esempio il nucleo antico di Reaglie) sono state di
regola considerate elementi di categoria 2, come
piccoli nuclei» suscettibili di scheda specifica.
b. Risulta pertanto ascrivibile a questa classe
tipologica soltanto l'insediamento:
22/3
«Cavoretto » .
c. Nel caso specifico di Cavoretto il notevole
grado di centralità di funzioni rispetto al contesto
collinare, ancora presente nell'insediamento, deriva
anche dalla struttura antica soggetta ad autonomia
politica locale: il Comune di Cavoretto fu infatti
inglobato nel Comune di Torino soltanto nel 1889.
All'antico originario borgo si è aggiunta, tra Otto-
cento e primo Novecento, una notevole espansione
insediativa con caratteri di residenza saltuaria oppu-
re decentrata e di bassa densità edilizia, caratterizza-
ta dalla presenza costante di orti e giardini, di note-
vole connotazione ambientale. Questa seconda fase
di trasformazione dell'insediamento ha convalidato
e reso più forti i collegamenti fisici e funzionali con
Torino.
d.
Risulta come carattere tipizzante del nucleo
di Cavoretto l'organizzazione non pianificata della
parte più antica dell'insediamento, assimilabile a un
piccolo centro storico minore, con complessità e
varietà di tipi edilizi compresenti e una storia urba-
nistica particolare, leggibile anche nelle norme sta-
tutarie locali. La parte di espansione otto-novecente-
sca presenta invece uniformità di impianto e un
numero molto ristretto di tipi edilizi, quasi esclusi-
vamente residenziali. Risulta importante, in senso
ambientale e per il collegamento morfologico con
l'abitato, la contigua zona dell'antico castello (Parco
Europa), che coinvolge con la sua rilevanza territo-
riale l'ambiente complessivo.
Appare importante segnalare il grado di centrali-
tà ancora latente nella struttura fisica e funzionale
del piccolo centro al fine di una salvaguardia dei
valori impliciti.
Risultano presenti caratteri urbanistici e paesag-
gistici di valore ambientale; caratteri edilizi di valore
storico-artistico ed inoltre di valore od interesse
ambientale; valori di immagine e di memoria collet-
tiva.
La visualizzazione d'insieme degli ambiti individuati e del-
la loro classificazione come beni culturali e come
H
segnalazio-
ni u — al di là detle specifiche retazioni e della cartografia
contenute nel capitolo sui Beni di categoria I , suddiviso stru-
mentalmente nelte unità amministrative dei quartieri finora atti-
vati nel Comune di Torino — è leggibile nella tavola di figura
IAO, alle pp. 222-223.
La ricostruzione grafica detla setezione e della aggregazio-
ne critica operata, con i metodi, gti strumenti, i,fini suddetti, è
data dalla tavola a colori di figura TC7.
Una selezione di immagini atta ad esemplificare le specifi-
cità comuni alle differenti aggregazioni di ambiti, è riscontrabi-
le negli apparati fotografici organizzati netle pagine seguenti,
figg. IAI - IA149.
Alle pagine seguenti lettura fotografica selezionata di ' Insediamenti ed ambiti urbani. (a cura di Vera Comoli. Paolo Scarzella,
Micaela Viglino).
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