

TC2 - La struttura fisica e organizzativa della città nel processo stori-
co di trasformazione urbanistica pianificata.
Struttura urbanistica di Torino fino al disarmo della fortificazio-
ne, con carattere compatto, a maglia viaria ortogonale uniforme
di forte gerarchia. Coevi insediamenti esterni: Borgo Dora,
Borgo Po, Madonna del Pilone, Mirafiori, Bertolla e Cavoretto.
Viali di circonvallazione previsti in periodo napoleonico, con-
fermati nella prima Restaurazione (1817) e consolidati negli
anni Cinquanta dell'Ottocento.
Area demaniale della Cittadella, disattivata nel 1852.
III
Prime espansioni ottocentesche: complessi di architettura unita-
ria, esterni alle antiche porte; Borgo Nuovo.
Nuova « figura di città>
,
entro la linea dei viali di circonvallazio-
ne ortogonali (Corsi Regina Margherita, Inghilterra, Vittorio
Emanuele II) e dei
quais,
definita dal
Piano di ingrandimento
della Capitale
(1850-1852) e dal progetto per l'area dell'ex
Cittadella (1857). Ampliamenti a Sud (S. Salvano), a Nord
(Vanchiglia), a Ovest (Porta Susa).
Cinta daziaria del 1853, in sinistra e in destra del fiume Po
(R.D. 1.8.1853 e R.D. 13.11.1853); nella zona precollinare il
tracciato è ridefinito con R.D. 5.3.1871.
Poligonale di definizione dell'area normata dal
Regolamento per
l'Ornato e la Potizia edilizia
(R.D. 18.6.1862).
Piani di ingrandimento (R.D. 27.12. 1868), lungo gli assi rettori
interni (Borghi Dora, S. Donato, S. Salvano).
Piani settoriali degli ultimi tre decenni dell'Ottocento. Le strade
foranee, su cui erano situate le principali barriere daziarie, di-
vengono linee direttrici di sviluppo.
Nell'area dell'ex Cittadella, il problema di aree demaniali rese
edificabili si interrela a quello dello spostamento delle Piazze
d' Armi .
Aree di servizio a scala urbana e territoriale (Carceri, Mattatoio
Civico, Foro Boario, Caserme, Officine Ferroviarie nel settore
Sud-Ovest; Cimitero Generale ed aree industriali a Nord).
Prolungamento delle vie e corsi principali oltre la cinta daziaria
(R.D. 4.9.1887), con estensione del Regolamento Edilizio.
Barriere e borgate fuori cinta daziaria, in prossimità dei varchi
principali (dagli anni Ottanta dell'Ottocento).
Piani di ampliamento extracinta (dal 1898), a grandi maglie
viarie. È approvato solo il piano per la
Regione di S. Paolo.
Piano Unico Regolatore e d'Ampliamento
(approvato dal C.C.
nel 1906 e convertito in Legge il 5.4.1908). Ingloba tutti i piani
settoriali precedenti, approvati e non, entro una linea di una
nuova cinta daziaria, poi non eseguita.
Nuova cinta daziaria, approvata con Legge 23.6.1912 ed ese-
guita in pochi mesi.
Varianti di completamento al P.R.G. approvate dal C.C. nel
1913. Le varianti sono rese esecutive per il territorio collinare
con Decreto Legge Luogotenenziale 10.3.1918; per la parte
piana della città con R.D. 15.1.1920.
Aree verdi a parco e giardini (Variante del 1913 al P.R.G.).
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Secondo la pianificazione aggiornata (tramite varianti) al 1925,
la città risulta urbanizzabile entro la Cinta Daziaria del 1912; al
di fuori di essa la fabbricabilità è estesa lungo i protendimenti di
alcune strade principali fino ai confini comunali. Sono altresì
stabilite ramificazioni viarie in zona collinare.
III Aggiornamenti del P.R.G. al 1935 e al 1945.
In ottemperanza alla Legge Urbanistica del 1942, vengono ban-
diti concorsi di idee (1945, 1946) per il Nuovo Piano Regolato-
re: esso è approvato dal C.C. nel 1956 e con D.P. del 6 ottobre
1959, interessando tutto il territorio entro il confine comunale.
Un ulteriore strumento urbanistico è stato configurato dal Piano
Preliminare per la Variante del P.R.G.C. (1980).
N.B. Le date si riferiscono al R.D. di approvazione, se sottolineate all'approva-
zione del C.C.; delle varianti (v) sono indicate solo le più significative.
Tavola elaborata da Micaela Viglino.