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Il sistema degli assi rettori della composizione urbanistica e
delle direttrici storiche di sviluppo. Aree archeologiche e paleontologi-
che.
La città di Torino è connotata dalla presenza di assi viari e di
direttrici di sviluppo che ne hanno definito — fino al periodo
preunitario e con riflessi anche successivi — la struttura fisica e
funzionale, con adesione costante ad un preciso modello di inte-
grazione delle nuove espansioni con la città esistente.
* • • La zona di comando e le quattro porte della fortificazione, come
sistema bipolare rigidamente progettato nel Seicento.
* Elementi architettonici emergenti, come poli di riferimento
strutturale della città.
Strade e viali alberati settecenteschi attestati sulle residenze reali
(in senso antiorario da Nord: Regio Parco o Viboccone, Venaria
Reale, Rivoli, Stupinigi, Mirafiori, Moncalieri, Valentino, Vil-
la della Regina).
Direttrici foranee di antico impianto.
Sistema degli assi della città barocca e della città quadrata»
con le ristrutturazioni urbanistiche settecentesche (Via Milano,
1729; Via Garibaldi, 1736; Via e Piazza Palazzo di Città, 1756).
• Grandi piazze neoclassiche, fulcri di polarizzazione e di inte-
grazione urbanistica: Piazza Vittorio, Piazza Carlo Felice (atte-
stamento di Via Roma), Piazza della Repubblica, Piazza Statuto
(più tarda per la persistenza dei vincoli militari della Cittadella).
Interventi ottocenteschi di ristrutturazione della città antica (dal-
la Legge di Napoli, 1885, agli anni Trenta).
Nuove espansioni del pieno Ottocento con recupero delle assia-
lità preesistenti.
• Sistema dei viali di circonvallazione del piano napoleonico
completato negli anni Cinquanta dell'Ottocento con il
Piano
d'Ingrandimento della Capitale,
secondo una rigorosa e geome-
trica perimetrazione.
Impianto della scacchiera dei grandi viali nell'area dell'ex Cit-
tadella (1857) e spostamenti successivi della Piazza d'Armi.
Prosecuzione dei grandi viali entro l'espansione meridionale
della città.
Circonvallazione anulare, conseguente alla disattivazione e alla
demolizione della Cinta Daziaria del 1853.
Circonvallazione anulare, corrispondente alla Cinta del 1912.
Direttrici pianificate in quartieri di nuove espansioni, supporto
per le attrezzature di servizio dei quartieri operai (attuali Corsi
Racconigi e Svizzera rispetto ai Borghi Campidoglio, Francia,
Cenisia, Monginevro, S. Paolo).
Aree archeologiche
Area dell'antica Julia Augusta Taurinorum (seconda metà del I
sec. a.C.) definita dalla cerchia delle mura (resti); presenta parti
di selciato, fognatura e reticolo viario su schema ortogonale. È
ricostruibile l'ubicazione di alcune aree pubbliche (teatro); sco-
nosciuta l'edilizia privata delle 72 insulae.
Area suburbana esterna alle mura: una necropoli è ipotizzata a
Nord-Ovest per l'imponente numero di contenitori ceramici rin-
venuti; approdi, horrea (magazzini), zone di mercato e scambio
tra la città, il Po e la Dora. A Sud, indizi circa l'ubicazione
dell'anfiteatro e tracce di fitta urbanizzazione periferica.
Lungo la grande viabilità (dalle quattro porte) è presumibile si
collocassero insediamenti di carattere artigianale (laboratorio di
ceramica) e agricolo (tombe sparse e sepolcri). Al « Bric della
Maddalena» necropoli di età imperiale su area di assai più anti-
ca frequentazione (ritrovamenti di età neolitica).
Aree paleontologiche
La struttura anticlinale del rilievo collinare di Torino è per la
maggior parte formata da sedimenti terziari che contengono
gran quantità di fossili. In fase preliminare si possono individua-
re quattro fasce di terreni (dal Po alla cresta spartiacque) di
maggior interesse per la paleontologia.
Tavola elaborata da Vera Comoli, Micaela Viglino e Francesco Bonamico, Donatella
Ronchetta.