

considerazione dei caratteri storico tipologici premi-
nenti, sono stati definiti nella ricerca come « assi
rettori della composizione urbanistica» quegli ele-
menti infrastrutturali urbani « progettati», che ap-
paiono inseriti nella dinamica dello sviluppo della
città in modo rigorosamente aderente al modello
morfologico originario; essi risultano integrati in
tale modello, aderendo al criterio di continuità nella
scelta progettuale di integrazione strutturale.
La ricerca ha definito come « direttrici storiche di
sviluppo» elementi viari di differente natura, sele-
zionandoli dalla griglia stradale urbana e dai
collegamenti radiali extraurbani. L'accezione «direttri-
ce» può riferirsi infatti all'accorpamento nell'espan-
sione della città di elementi infrastrutturali foranei
preesistenti oppure al nuovo impianto di elementi
viari propri di nuovi settori di sviluppo edilizio, pur
sempre pianificati, ma non necessariamente integrati
nel modello urbanistico gerarchico globale.
Individuazione
Ogni asse è considerato nella sua complessità;
può corrispondere ad un'entità del tutto omogenea o
può risultare come sommatoria di parti singole, cia-
scuna contraddistinta da una propria specificità che
le deriva da una particolare vicenda di formazione e
d'uso. Nel secondo caso appartengono al medesimo
asse tratti viari di settori cittadini contigui formatisi
in epoche storiche diverse; ai singoli tratti corri-
spondono — quasi sempre — altrettanti differenti
gradi di qualificazione. Valgano ad esempio gli assi
costituiti dalle Vie Garibaldi e Cibrario (a. 1) o dai
corsi Vittorio Emanuele II e Fiume (a. 14).
In taluni casi la logica di prosecuzione tra i
singoli tratti, a formare un unico asse, esula da un
rigido riferimento geometrico, per rifarsi alla vicen-
da storica di progettazione integrata delle parti: è il
caso dell'asse Via Po - Via Villa della Regina (a.6).
Le direttrici che corrispondono al recupero urba-
no di elementi della antica rete viaria foranea sono
per lo più costituite anch'esse da parti differenziate.
Contrariamente però a quanto constatato per gli assi,
qui le singole parti non sono una sequenza segmen-
tarla continua, risultante da successive fasi tempora-
li di sviluppo urbano: da una linea omogenea di
supporto emergono infatti tratti salienti, che corri-
spondono ad antichi insediamenti extraurbani, poi
integrati o accorpati nel tessuto cittadino. Valga ad
esempio la direttrice di Via Aosta (d.8), sul tracciato
dell'antica Strada delle Maddalene che, oltre il gua-
do della Stura e la zona di Barca, portava al bivio
per l'Abbadia di Stura a nord e a Bertolla e San
Mauro ad est: tratti salienti risultano in Via Aosta, in
corrispondenza di un nucleo di antiche casette a
schiera legato ad insediamenti protoindustriali ed
in
Via Maddalene, in corrispondenza della borgata ex-
traurbana ottocentesca.
Carattere di analogia strutturale per tutto il per-
corso riveste invece ciascuna delle due direttrici di
inviluppo anulare (d.1 e d. 2), che corrispondono ai
tracciati delle cinte daziarie, rispettivamente del
1853 e del 1912, in sinistra Po.
Anche le nuove direttrici in zone di espansione,
supporto per le attrezzature di servizio dei quartieri
operai, tendono ad essere identificabili secondo
caratteri strutturali di sensibile omogeneità. È il caso
della direttrice d.4, lungo Corso Lepanto, Via Ro-
molo Gessi, Corso Racconigi e Corso Svizzera, che
collega i nuclei di Campidoglio, Francia, Cenisia,
Monginevro, S. Paolo.
Qualificazione
Per ogni asse o tratto di asse, per ogni direttrice
o tratto di direttrice, sono stati identificati i caratteri
ambientali e storico-culturali che lo qualificano e ne
motivano il classamento.
Le classi identificate sono le seguenti, in analo-
gia a quelle individuate per altre categorie di beni.
- di valore storico-artistico
- di valore ambientale e/o documentario
- segnalato di interesse ambientale e/o di si-
gnificato documentario.
Ogni elemento viario (asse o direttrice), identifi-
cato con unica denominazione simbolica, può risul-
tare, per singoli tratti, attribuito a classi diverse (cfr.
precedente paragrafo
Individuazione).
Tale aspetto della qualificazione che è risulta-
to nella ricerca sui Beni Culturali un aspetto specifi-
co e singolare della categoria « assi e direttrici » —
è
derivabile dal già più volte richiamato carattere di
stretta interconnessione del sistema viario con la
struttura urbanistica della città.
Infatti la qualificazione dei tratti viari,
riconnettendosi con il processo di trasformazione urbanisti-
ca, deriva soprattutto dalla qualità specifica degli
elementi che definiscono in senso morfologico e
funzionale la struttura delle parti costituenti i singoli
settori di crescita urbana di cui l'asse o la direttrice
fanno parte.
La qualificazione degli assi e delle direttrici non
deriva soltanto da elementi intrinseci (caratteri del
sedime stradale, delle pavimentazioni, delle albera-
te, dell'arredo e della strumentazione tecnologica) e
neppure soltanto dalla qualità delle quinte edilizie
che ne definiscono lo spazio fisico (emergenze archi-
tettoniche, uniformità o ricorrenza dei tipi
organizzativi, ricorrenzadei caratteri stilisticinelle singole
cellule edilizie, «diversità» qualificanti, coloritura
delle facciate), ma anche dal rapporto della strada
con il tessuto connettivo della città e con la sua
organizzazione funzionale (fughe assiali e trasversa-
li, riferimenti ad attestamenti e a fulcri di
polarizzazione, contiguitào complementarietà con aree di
tipo paesaggistico).
Pertanto ciascuno di questi elementi dovrà essere
confrontato con le decisioni che riguardano gli even-
tuali interventi sull'asse o sulla direttrice, con norme
di tutela derivate dal grado di qualificazione.
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