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Asse a.1

«Via Giuseppe Garibaldi Via

Luigi Cibrario »

I. DEFINIZIONE

Asse urbano

- costituito da Via Garibaldi, a partire dall'at-

testamento su Palazzo Madama a tutta Piazza Statu-

to, e suo protendimento coassiale, oltre Piazza Sta-

turo, in Via Cibrario fino a Corso Svizzera

— di valore storico-artistico dall'attestamento

su

Palazzo Madama a tutta Piazza Statuto

— di valore ambientale dall'inizio di Via

Cibrario a Via Morghen

- segnalato di interesse documentario e am-

bientale da Via Morghen a Corso Svizzera.

II. INDIVIDUAZIONE

E FORMAZIONE STORICA

L'asse corrisponde, nel tratto compreso tra Piaz-

za Castello e Via della Consolata, al sedime dell'an-

tico

decumanus maximus

del

castrum

e della colonia

romana; in periodo medievale e soprattutto in perio-

do sabaudo appare riconfermato come una delle

principali arterie della città, l'antica Contrada di

Dora Grossa, attestata ad oriente sul Castello degli

Acaja (poi Palazzo Madama) e ad occidente sull'in-

torno della Porta Susina.

Appare decisiva per la definizione fisica e

funzionale della strada la ristrutturazione urbanistica

innescata dal Regio Editto del 1736, secondo un

progetto

di «

dirizzamento » (Gian Giacomo

Plantery,Giuseppe IgnazioBertola) attestato assialmente

sulla facciata juvarriana di Palazzo Madama, a pro-

seguimento della già delineata sezione stradale defi-

nita con la pianificazione dell'ampliamento occiden-

tale della città, oltre l'attuale Via della Consolata.

Nel corso di questa operazione di ristrutturazione

urbanistica, la strada riprese quella primaria impor-

tanza commerciale che era stata in parte diminuita a

causa della traslazione verso nord (in corrisponden-

za dell'attuale Via del Carmine) della strada addu-

cente alla porta occidentale della Città, attuata col

terzo ampliamento della fortificazione (1702) e con i

successivi piani di sistemazione del terreno urbaniz-

zato (progetti da Michelangelo Garove a Filippo

Juvarra).

Il « dirizzamento » della antica strada commer-

ciale ha comportato la totale eliminazione delle

cellulemedievali dalparcellare stretto e allungato e la

loro sostituzione con tipi edilizi più grandi e raziona-

lizzati, di maggiore densità edilizia, con radicale

cambiamento dei soggetti economici interessati.

La primarietà assoluta di principale asse della

parte occidentale della città fu riconfermata alla via

dopo il disarmo napoleonico della fortificazione

(1800) e l'abbattimento delle porte (1800-1801) e,

soprattutto, a seguito della formazione di Piazza del-

lo Statuto (impianto planimetrico definito dal piano

regolatore per «l'ingrandimento a Ponente», 1846-

1851; realizzazione edilizia su disegno di Giuseppe

Bollati per la Italian Building Society, 1864-1865).

Nel tratto compreso tra Piazza Statuto e Corso

Tassoni, l'asse si identifica con la Via Cibrario e

corrisponde al proseguimento coassiale di Via Gari-

baldi, pianificato all'interno della zona della nuova

espansione occidentale della città, oltre la ferrovia di

Novara, definita con i piani urbanistici settoriali

avviati nel 1853 e definitivamente approvati nel 1868.

La realizzazione edilizia avvenne per gradi e con un

deciso ritardo rispetto alla pianificazione. Un feno-

meno urbanistico correlato alla conferma d'impor-

tanza dell'asse appare anche la formazione al di fuo-

ri della Cinta Daziaria del 1853 qui corrisponden-

te al sedime di Corso Tassoni — della Borgata

Campidoglio (dal 1880).

Un ulteriore tratto di Via Cibrario, compreso tra

Corso Tassoni e Corso Svizzera è da collegare alla

estensione normativa urbanistica ed edilizia dovuta

al

Piano regolatore pel prolungamento dei corsi

e

vie principali fuori la Cinta Daziaria [...J,

1887 e

rientra più tardi nelle proposte di riassetto residen-

ziale delle borgate operaie nel settore ovest della

città, programmato con il

Piano Regolatore Edilizio

per la regione di S. Paolo,

1901.

III. QUALIFICAZIONE E CONNESSIONI

L'asse a.1 è connotato

nel tratto di valore storico-artistico

da Piazza Castello a Corso Valdocco

— da nucleo di edilizia residenziale o mista di tipo

uniformato » di notevole valore architettonico ed

ambientale, a rigida skyline, del secondo Settecento

con interventi del periodo eclettico ed inclusioni di

rifacimenti edilizi recenti

- da emergenze edilizie di alto valore architettoni-

co (Chiese della SS. Trinità, dei SS. Martiri, di

S. Dalmazzo)

(cfr. relazione ambito

1/1

e scheda nucleo

1/85)

da Corso Valdocco a tutta Piazza Statuto compresa

- da edilizia residenziale o mista, a portici, di tipo

« uniforme » di alto valore architettonico del periodo

centrale dell'Ottocento

- da spazio urbanistico di tipo aperto di cui l'asse

longitudinale costituisce l'elemento tramediante di

simmetria

(cfr. relazione ambito

1/3

e scheda nucleo 1/58)

nel tratto di valore ambientale

da Piazza Statuto a Via Morghen

— da edilizia residenziale o mista di prevalente

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