

ristrutturazione urbanistica complessiva della città
vecchia innescata da Vittorio Amedeo II per la ri-
qualificazione fisica e funzionale del settore nord
della città e per il completamento del disegno piani-
ficatorio delle arterie polarizzate sulla zona di co-
mando a partire dalle porte urbane. Nell'operazione
urbanistica fu radicalmente destrutturato il parcella-
re medievale preesistente, con sostituzione graduale
del tessuto mediante case di alto reddito e di forte
densità edilizia.
La realizzazione prese avvio sul sostegno di una
committenza potente e accentratrice, con la forma-
zione immediata dei due isolati in testa alla strada: di
S. Ignazio, per opera della Città, e di S. Croce, per
opera della congregazione mauriziana— Risultano
particolarmente qualificanti per l'asse il carattere
architettonico e d'insieme urbanistico uniforme del-
la nuova piazza porticata del primo tratto della via, e
della romboidale Piazzetta Basilica (Filippo Juvarra,
1729).
La realizzazione completa del progetto urbani-
stico juvarriano si dovette confrontare anche col ta-
glio della navata laterale della Chiesa di S. Domeni-
co e con le norme urbanistiche successive innescate
dai dirizzamenti di Contrada di Dora Grossa (1736),
del Senato (1729 e 1755), e di Via e Piazza Palazzo
di Città (1756).
Nel tratto di Piazza della Repubblica l'asse a.4
corrisponde all'asse principale della piazza stessa,
ed è coassiale con quello della antica piazza
juvarriana di Porta Palazzo (e della demolita Porta Vitto-
ria, 1800), con il completamento ottocentesco delle
fabbriche juvarriane (1830), nonché con la forma-
zione della grande Piazza della Repubblica (antica
Piazza Emanuele Filiberto), su impianto planimetri-
co realizzato nella prima Restaurazione (Gaetano
Lombardi, 1819) col recupero di matrici culturali
neoclassiche già delineate in periodo francese.
Nel tratto oltre la Piazza della Repubblica, l'asse
ha retto la pianificazione urbanistica di Strada di
Ponte Mosca e del Ponte Mosca stesso (Carlo Ber-
nardo Mosca, 1823-1830) che aprì in senso assiale,
strutturalmente accordato coi caratteri urbanistico-
fisici della città, l'espansione e l'accesso nord della
città, oltre il torrente Dora Riparia (peraltro con for-
te ritardo di realizzazione edilizia e incompletezza
del primitivo piano).
Nel tratto oltre Corso Brescia, l'asse si identifica
con la storia più recente della espansione della città,
avviata già a partire dagli ultimi anni dell'Ottocento
con la formazione delle Borgate Monte Bianco e
Monte Rosa, ma sostanzialmente consolidata e for-
temente sostenuta soltanto con la definitiva presa di
maggior importanza dell'asse di Corso Giulio Cesa-
re rispetto alla storica direttrice di Corso Vercelli
conseguente alla formazione degli accessi e delle
penetrazioni urbane dell'autostrada Torino-Milano
(dal 1928).
III. QUALIFICAZIONE E CONNESSIONI
L'asse a.4 è connotato
nel tratto di Via Milano da Piazza Palazzo di Città
fino a Via Basilica
- da edilizia residenziale e mista « di bordo», di
matrice culturale settecentesca, di tipo intensivo, ad
originario alto reddito, con forti volumetrie e skyline
ricorrente di grande valore ambientale
- da edilizia di sostituzione recente
— dalla emergenza architettonica della Chiesa di
S. Domenico di valore storico-artistico (fiancata ri-
strutturata)
(cfr. relazione ambito
111)
nel tratto compreso tra Via Basilica e Piazza della
Repubblica
- dal nucleo costituito dalla realizzazione edili-
zia del sistema della antica Contrada e Piazza di
Porta Palazzo (Filippo Juvarra, 1729), nonché dalla
aggiunta operata nel primo Ottocento (oltre Via Tre
Galline), a fabbriche edilizie uniformi con rigidis-
sima skyline, di valore storico-artistico e ambientale
- dalla emergenza architettonica della Basilica dei
SS. Maurizio e Lazzaro, di valore storico-artistico e
ambientale
(cfr. relazione ambito
1/1
e scheda
1/17)
nel tratto compreso all'interno della Piazza della
Repubblica e fino a Via Andreis
- dall'impianto urbanistico di valore storico-arti-
stico e ambientale della Piazza della Repubblica,
con denunciata prevalenza dell'asse longitudinale
rispetto a quello trasverso di Corso Regina
Margherita
- dal nucleo di cortine uniformi della prima metà
dell'Ottocento, con ridotta densità edilizia, di carat-
terizzazione stilistica neoclassica
— dall'edificio a nord-ovest della piazza, di recente
sostituzione, con volumetria abnorme in pesante
contrasto ambientale per ragioni sia urbanistiche che
architettoniche
- da edifici per mercato all'interno della piazza, di
differente caratterizzazione stilistica e peso
urbanistico-ambientale: i due simmetrici nella parte meri-
dionale della piazza (Giuseppe Barone, 1836), di
valore ambientale; quello a nord-est di valore
documentario
(cfr. relazione ambito
7/3
e scheda
l/16)
nel tratto tra Via Andreis e Via Chivasso
- dalla emergenza architettonica e tecnologica del
Ponte Mosca con le relative spalle, di valore storico-
artistico e ambientale
— dalle fabbriche e dalle infrastrutture di servizio
della Stazione Ciriè Lanzo e sue pertinenze, di valo-
re documentario e ambientale
— dalla Chiesa di S. Gioacchino, di valore docu-
mentario
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