

XIII.
1 8 2 1 .
. icordo fatti non troppo lontani da noi, de' quali VICInanza
. if
di tempi ed anche più mancanza di prove, o distrutte o
.
~
'. con soverchia gelosia custodite, impedirono finora di seri–
. vere una storia che stesse moderata e sincera fuori d'ogni
pressione e d'ogni esagerazione di parte, agente o reagente
che fosse.
Quindi alla nuda esposizione de' fatti convien limitarmi, di quelli
cioè che per comune consenso sono tenuti per innegabili, quan–
tunque la sincerità loro,
più
che da vere ed irrefutabili prove, siasi
accettata da semplici ma pur autorevolissime e non mai smentite
affermazioni di egregi uomini e di patrioti insigni.
.
Il
1820
stava per finire, ed un malessere generale, una possente
aspirazione a libero e nuovo stato, turbava tutta l'Europa occi–
dentale, la Francia specialmente, da cui, per lunga consuetudine, il
Piemonte soleva aspettar ispirazione e motti d'ordine, massime
dopo la lunga comunanza d'interessi che alla Francia lo avea le–
gato durante i governi repubblicano ed imperiale.
Erano insorti gli spagnuoli e costringevano Re Ferdinando ad