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occasione delle feste fatte per celebrare il compiuto passaggio sot–
t'Alpe, il traforo del Fréjus. Il Municipio di T orino, che avea par–
tecipato alla soscrizione con lire mille e colla gratuita concessione
del sito ove erigere il monumento, ne divenne custode e proprietario,
come risulta dall'atto di inaugurazione che più sotto riproduco dal
. testo originale che conservasi negli archivi municipali.
Il monumento fu eretto sulla piazzetra detta allora di S. Quin–
tino ed ora Paleocapa ; alla funzione inaugurale, presenziata da
S. A. R. il Principe di Carignano, assistevano il ministro francese
Lefranc, gli ingegneri Lesseps e Grattoni, la Giunta Municipale, i
membri della Commissione e tanti altri personaggi ufficiali che
lungo sarebbe l'enumerare.
Allo scoprirsi del monumento lesse un elaborato ed eloquente
discorso
il
conte Cittadella, ammiratore ed amico dell' immortale
Paleocapa,
Firmatosi poi l'atto di inaugurazione, gli intervenuti eb–
bero agio di ammirare l'opera lodevolissima del Tabacchi, secolui
congratulandosi della perfetta riuscita del monumento.
Quantunque l'idea di far la statua seduta non sia delle più mo–
numentali, il Tabacchi, con quella finezza di scalpello che gli
è
tutta particolare, atteggiando il Paleocapa sopra un seggiolone colle
gambe accavalcate, e tra esse la canna che il grande e venerando
cieco usava portare camminando e tenendo eziandio impugnata al–
lora che egli stava seduto, seppe condurla con tale invidiabile pre–
cisione, verità e perfezione, che come lavoro scultorio meglio non .
poteva riuscire. E non
è
poco quando si consideri la difficoltà di
posare monumentalmente la veneranda figura di un vecchio e cieco,
la cui gloria non venne altrimenti che dalle tranquille, serie, pen–
sate e dotte elucubrazioni.
Sul dado del piedestallo di granito si incisero le seguenti iscri–
zioni:
Di fronte:
A
PIETRO PALEOCAPA
INGEGNERE ILLUSTRE
STATISTA INSIGNE
GL' ITALIANI D'OGNI PROVINCIA