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non convenisse, seppe riunire in lui le
pi ù
belle qualità e le più
em inenti
virtù
de' suoi augus ti antecessori.
Abile negoziatore' tra Stato e Stato , paciere fra nazione e na–
zione, politico anche per quanto le usanze di quel tempo lo con–
sentissero, e sopra tutto guerriero prod e a niuno secondo, non fa
me ravig lia se i suoi contemporanei l'ebbero per il più illustre, il
l'ili per fett o, il più fort unato e il più glorioso principe di quei
tempi. Lo chiama rono difensore della Santa Sede il Papa: il suo
braccio destro l'Imperatore: amico prezioso i principi confederati:
loro fulmine i nemici in guerra : padre i popoli a lui soggetti.
In un torneo bandito a Chambéry verso il Natale del 1348, A–
medeo, quattordicenne, comparve co' suoi completamente vestito di
verd i stoffe e i cavalli pure colle bardature di un tal colore;
la
de–
cisa compiacenza nel non far uso d'allora in poi di altra divisa, e
la costanza usata nel mantenerla gli valsero da quel di
il
nome di
Conte Verde, col quale
è
comunemente noto. Qual fosse poi la
speciale pre dilezione accordata a un tal colore ci appare dai suoi
conti came rali ove son o reg istrati gli ogge tti di suo corredo tutti
di stoffa verde, non me no dei pann eggiam enti delle sue camere, e
delle vesti de' suoi paggi ed arcieri che avevano dipinto in verde
perfino le aste delle lance. Ed
è
con tale divisa, fatta ancor
più
brillante da un aureo intreccio detto da lui
nodo d'amore,
che il va–
loroso Principe Savoino prendeva parte favorita alle giostre ed ai
tornei che spesso succedevano in Savoia o nel Milane se; e sempre
la
vigoria del suo brac cio, la dest rezza incomune della sua persona
ripo rtavano incontestata vittoria.
Ma il desiderio di nuovi e l'ili splendidi tr ionfi, il pensiero di
slanciarsi in imprese più vaste che non quelle limitate dagli angusti
confini
di uno steccato, l'idea forse di collegare il suo nome a gloria
più imper itura che non quella compendiata nei sorr isi, negli sguardi
o nei baci delle dame e delle fanciulle, gli mise ro in animo di dar
fondamento ad un nuovo Stato, cui le conquiste, le cessioni e le
sommessioni spontanee furono preludio a forte, avvent ur osa e ri–
spettata sovranità.
L'essere Principe quasi esclusivamente italiano gli apparve
pi ù
lu–
singhiero, e amplio i suoi dominii da questo lato con permute van–
taggiose. Cedette le sue terre al di
la
del Guyers e al di qua del–
l'Isera per
la
baronia di Fos signy; fece acquisto dall'erede di Lo–
dov ico II,. del paese di Vaud e di
Valbrorney ;
so ttomise colla forza