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da campo in modesta cameretta, copiata da una
ueduta
presa dal
vero, il moribondo è confortato dal fratello Alfonso c dal gene–
rale Incisa che a stento trattengono le lagrime. Il dottor Comi–
setti interroga un'ultima volta il polso del1'infermo, ma la sua triste
fisionom ia tradisce la nessuna speranza. Al cappezzale
è
il colon–
nello dei bersaglieri Alessandro De Saint-Pierre, profondamente
mesto. Più in fondo del quadro, e anch'essi atteggiati a sincero
cordoglio, sono tre ufficiali delle annate confederate Francese, In–
glese e Turca. Un cappellano, D. Ciochetti , conforta coll'imma–
gine crocifissa del Redentore la penosa agonia del primo Bersa–
gliere Italiano,
Il monumento venne scoperto al pubblico
il
mattino del
25
no–
vembre 1867 senza cerimonia di sorta e ceduto alla città di To–
rino, che ne assunse la proprietà e la conservazione con apposito
atto di consegna in data 18 marzo 1868.
Per ragioni, che non
è
qui
il
luogo di nominare, solo nel 1870
si incisero sul piedestallo le due seguenti iscrizioni , dettate dal
prof. Bini, di Firenze. Sul dinanzi :
AD ALESSANDRO
FERRERa DELLA l\fARMOBA
ESERCITO E CITTADIN I
Q. M. P.
1867
e posteriormente que st'altra non meno gent ile :
I RERSAGLIE IU
SUA CREAZIONE E SUO VANTO Im IORT.\LE
CAPITANÒ NE LLE PRDIE BATTAGLIE
DELLA PATRU lNSOIWENTE
NELLA L O N T A N A TAUR I DE
l N ) 1 E Z Z O .\ S O L D A T I I T A L I A N I
L;\ A
NVO\'E
GLORIE xcconsr
FIERO l\lORBO LO SPENSE
1855