dei quali è una formellina quadrata con ro
sone a quattro foglie di smalto turchino. La
coppa è liscia, e della forma detta addietro.
Ha pure la
patèna,
lamina circolare di dia
metro molto maggiore della bocca della coppa
e, quanto questa, un po’ concava nel mezzo,
ove è inciso Cristo risorto. V ’erano anche pa
tène ornate di smalti, ed una bellissima, ne
ho ricordata addietro, che è conservata nel
Museo di antichità in Perugia. Ma ora è vie
tato di fare incisioni od altro ornamento sulla
patèna che, di qualunque metallo sia, dev’es
sere sempre indorata e brunita. Prima di pas
sare oltre, voglio citarti qualche altro articolo
dell’inventario del 1547.
« 395. Un calice con la patena d’ argento
« non dorato, eccetto dentro la coppa et in
« mezzo la patena, con una cornice dorata
« nel piede ».
« 396. Un calice, con la patena
ut supra,
« in la cornice del piede et il bottone lavo-
« rato di smalto e la patena dorata nel mezzo
« con una mano che dà la beneditione ».
« 543. Un calice con la sua patena d’ ar
gento , il piede del quale è fatto a fo
gliame, con tre figure smaltate della Pietà
« e due della Madonna, con un arma du-
« cale , per insegna tre pignatte » ; cioè di
un
Pignatelli
(
Invent. cit.).
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