dei buoni credenti, e , messo da un canto il
donatore, occupiamoci nell’esaminare il dono.
Questo trittico è, come dice il vocabolo (da
tri
tre, e
plycos
piega, a
tre pieghe
), com
posto di tre lastre di bronzo ; la media un ret
tangolo compiuto da un triangolo isoscele,
formante un poligono di cinque lati (base del
rettangolo 0m,255, altezza 0m,38, altezza to
tale 0m,575); le parti laterali, gli sportelli o
valve (badi il proto di non mettere
valvole,
perchè farebbe ridere anche le telline), della
figura di un trapezio e ciascuna esatta metà
della prima, sono maschiettate in questa
ripiegandovisi sopra, la coprono interamente.
La cuspide della lastra mediana e le corrispon
denti degli sportelli sono ornate di fioroni,
dei quali alcuni sono rotti. Il lavoro è di
bulino a solchi molto profondi,
a contorno
e mezza macchia.
Nella parte di mezzo è
la Madonna, coronata e assisa, col Bambino
in braccio , che nella sinistra tiene il globo
e colla destra le carezza il mento, sotto una
arcata acuta a trifoglio, con occhi a trafori
e fogliami di stile gotico. Nello sportello destro
è S. Giorgio, a cavallo, armato di tutto punto.
Ha la celata alla tedesca con visiera mobile,
barbotto e cotta di maglia, corazza con croce
sul petto , bracciali e manopole a diti sepa
rati, ginocchietti e gambiere, tutto di piastra,
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