e scarpe di lamelle articolate con punta lunga
ed acuta.
A l fianco destro gli pende dalla cintura il
pugnale, imbraccia una targa, suvvi la croce,
e regge le redini colla sinistra e colla destra
impugna la lancia sotto -il padiglione, e la
conficca nelle fauci del drago che sta sotto le
zampe anteriori del cavallo. Nello sportello
sinistro , genuflesso , a testa scoperta, colle
mani giunte e rivolto alla Vergine alla quale
lo presenta S. Giuseppe, figura stante, vedesi
il donatore, anche questo armato di tutto
punto. Ha gorzarino e cotta di maglia, co
razza , bracciali, ginocchietti e gambiere di
piastra, e scarpe di lamelle articolate a punta
acuta. Davanti al devoto vedesi lo stemma,
con lo scudo antico. Le figure ora sono can
cellate, ma dai due circoli, che vi si scorgono
incisi nel capo, si può esser certi che è quello
dei Rotario o Roero, — di rosso a tre ruote
d’ argento, due ed una — . In alto è inciso
il grand’elmo da torneo con cimiero che non
so indovinare. Una cosa è da osservarsi, cioè
che i petti delle due corazze, la targa di San
Giorgio e lo stemma del Rotario certamente
erano smaltati. Questa osservazione, però, non
sono stato io il primo a farla; l ’hanno fatta
due miei colleghi, ed io non voglio avere
altro merito in fuori di quello d’avertela co
municata.