Osserva (N. 10) questo « Gran piatto » e
{N . 16) la Brocca in smalto di
L
imoges
(secolo XV I) ». Sono due oggetti che debbono
stare insieme , e sono veramente smalti di
Limoges e bellissimi, ma il fornimento di
metallo indorato è del secolo XVIII, e, scambio
di un
piatto
e una
brocca
, sono un
bacile
e
un
boccale
di uso sacro, come è provato dalle
storie che vi sono rappresentate. Nel bacile
sta in alto il Padre Eterno in trono col mi
stico Agnello , contornato dai simboli degli
Evangelisti, ed ha sopra di sè le sette lampade
ardenti. Sotto, in cerchio, sono li 24 seniori,
e in mezzo ad essi l ’estatico di Patmos ; in
semina è qui rappresentata la
Visione di
San Giovanni Evangelista.
Sul boccale è
ripetuta con qualche variante la stessa rap
presentazione, e vi sono altre figure di sog
getto sacro. È questo un pregevolissimo la
voro dello smaltista francese
J e a n C o u rto is,
figliuolo di
Robert Courtois
da Mans (
Ceno-
mania,
città capoluogo del dipartimento della
Sarta) pittore d’invetriate a
Ferte-Bernard
nel 1498. Colà , in quest’anno , nacque il
nostro Giovanni, che nel 1532 vi dipingeva
un’invetriata nella cattedrale, e nel 1540 ve
ne restaurava un’ altra. Compiuta questa
opera si recò a Limoges, non so se per lavo
rare nell’arte sua o per imparar quella dello
— 149 —