denti,
istessamente ricamate. Sono due pre
ziosi cimelj e rarissimi del secolo XIV. Os
serva però, che le
infule
sono attaccate alla
mitra a rovescio, e quando il vescovo l’avesse
portata così, il ricamo sarebbe stato rivolto al
piviale o alla pianeta, e il soppanno di fuori.
Veniamo alla vetrina H. Le Placche (!?)
« di ferro sbalzato (!?) e ageminato (XV I se
colo) » di N. 2 e 3, sono due —
Piastre di
ferro cesellato a figure
e ageminato
in oro
e in argento
— . E uno squisito lavoro di
artefice italiano, e forse milanese, del XV I se
colo. I soggetti sono la
Fede
(N. 2) e la
Spe
ranza
(N. 3), due bellissime figure di buon
disegno e di stupenda esecuzione. Il lavoro, di
agemina in argento consiste specialmente in
tante pallottoline che adornano tutte le vesti.
Il nudo è formato dalla lamina di ferro brunito.
Manca la terza piastra che doveva rappresen
tare la terza virtù teologale, la
Carità.
Lo « Smalto di
L
imog
E
s
(secolo XV I) » rap
presenta l’incontro del Nazareno, caricato della
croce, colla Veronica sulla via del Calvario.
Io non credo che sia uno smalto limosino, sì
veneziano, ma mi rimetto al giudizio dei dotti
in questa materia.
Il N. 6 è una « Pianeta (secolo XV ) ».
— La vedo, e non ho bisogno che me lo
dica il Catalogo. Avrei voluto una descrizione
per apprezzarla come merita.
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