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Sotto il N. 6 ecco un bellissimo « Merletto

di

A

r g e n t a n t

(secolo XV III) ». Quella signora,

che fece le sensate osservazioni che tu sai,

qui mi disse: badi che non si scrive

Ar­

gentant,

ma

Argentan

—.

— Sta bene, ma sarà un errore del Proto.

— Cosi credevo anche io, ma ti farò vedere

fra poco, che non è così.

Questo quadretto in tavola (N. 7) è una

« Pittura creduta di Andrea Mantegna » ; e

un nostro Professore, che di stili, di scuole

e di tempi è conoscitore profondo, mi disse

che vi è tutta la maniera del Mantegna, e che

si può, indubbiamente, credere lavoro di lui.

Eccoti (N. 8) un « Ostensorio (secolo X V )».

I lettori del Catalogo possono immaginarlo

della forma e della materia che più lord piace,

ma tu che lo hai dinanzi, vedi bene che è di

argento indorato, che ha la forma de’ calici,

già descritti, nel piede, nel nodo con sei dadi

smaltati, e nel fusto, sul quale sta la

sfera

circolare, ornata o mo’ di croce, con quattro

pallottole in luogo dei raggi e crocetta in cima.

Il N. 10 segna una « Croce di legno, opera

« orientale (epoca incerta) ». Un’ altra croce

simile, è nella vetrina C (N. 46), ed è detta

« di legno di cedro intagliato »; e così doveva

dirsi questa, e non solo

intagliato

ma

scol­

pito e traforato;

perchè nell’ interno sono