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— Tu 1hai descritta a puntino, e chiunque

se la può facilmente immaginare e giudicare

della bellezza e del pregio.

Tiriamo innanzi. Nella vetrina I, eccetto i

velluti contrattagliati, (N. 2 e 20) il fregio

di ricamo (N. 1) del Villa, ed il velluto con­

trattagliato del Simonetti da Roma, tutti gli

altri oggetti appartengono alla M. del Re.

Osserva (N. 4) questa curiosa Statua

« equestre ad uso brocca per bere (bronzo

« del secolo X IV ) ».

— Una

brocca di bronzo per bere

del

peso di un paio di chilogrammi foggiata a

statua equestre,

mi pare cosa molto strana.

E tu che cosa ne dici?

— Io dico quello che tu hai detto, e che

diranno tutti coloro che abbiano fior di senno.

È vero che questa

statua equestre

è, direbbe

il Vocabolario della Crusca,

internamente

vuota,

e che, per ciò, può contenere un li­

quido, può far 1' ufficio di brocca, anzi am­

metto che sia una brocca; ma che debbasi

proprio qualificare

brocca per bere,

no e

poi no. Per bere si usarono sempre e si usano

oggidì le tazze, le coppe, i calici, i bicchieri

e non le

brocche.

Sicuro, queste, come qua­

lunque altro vaso, possono servire per bere ;

come si beve al fiasco, alla boccia, al boc­

cale, e se vien sete per istrada si può metter

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