è detto giustamente ricamo, perchè non v ’ è
fondo di stoffa, ma questo e gli ornati e le
figure tutto, tutto è lavoro di ago. La ma
teria è seta di svariati colori ed oro tirato.
Vi si vedono vaghissimi festoni di fiori, tra
quali scherzano allegri angioletti, e cinque di
questi sono aggruppati in basso con graziose
e varie movenze, e due in alto sostengono
una cartella dentrovi un medaglione con la
nascita della Madonna, che è un bel quadretto.
In basso è l’ Annunziazione con figure un
quarto circa del vero. A sinistra, di chi guarda,
sta la Vergine inginocchiata, sur un
Prega
n o ,
direbbe il Catalogo, rivolta, in atto di
rassegnazione, verso la sua sinistra, ov’è l ’An-
gelo annunziatore che tiene un giglio nella
sinistra te protende la destra incedendo verso
di Lei. Il Catalogo dice che questo lavoro è
del principio
del secolo XVII, e si appone;
ma avrebbe dovuto farne una breve descri
zione e dare qualche notizia sull’ artefice.
Supplirò io anche a questa mancanza. Il la
voro è stato eseguito dalla celebre
Antonia
Pellegrini,
detta anche la
Pellegrina
da
Milano, ove nacque circa il 1570 ed operava
ancora nel 1626 con tanta lode, che le fu dato
il nome di
Minerva
de’ suoi tempi. Nella
sagrestia del Duomo in Milano esistono al
cune rare opere di questa ricamatrice (V.
Z
ant
,
Enciclop. metod. ;
Ticozzi ;
L
a n z i
ecc.).
— 141 —