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l’opera del Catalogo, ammesso anche che
questo fosse compilato da lei. Poi, il Cata
logo non è della Commissione, l’ho detto e
lo ripeto ; e la firma che porta lo prova chia
ramente a tutti i discreti ed a coloro cui la
passione non faccia velo agli occhi ed alla
mente. Che se alcuni Colleghi vogliono divi
dere col Cataloghista la gloria ch’egli si è
acquistata con questo lavoro in cui la storia,
l’arte e la lingua sono orribilmente straziate,
io ammiro il loro coraggio, il loro generoso
sentire, ma non amo imitarlo. «
Non omnia
possum u s omnes
(
Virgilio).
Il Catalogo
è
stato lodato dal sig.
G
o n se
,
perchè «
sort des livrets habituels p a r son
«
èlegance typographique et la beauté de
«
son papier.
» Il signor Frizzoni loda «
le
«
Catalogu e qui est u n modele de luxe
«
et de perfection typographiques, etc.
»
(L’A rt,
1880, p. 101).
Ma queste lodi vanno
tutte al tipografo.
E
dopo
c iò è
una lode
da prendersi sul serio forse questa: «
Il Ca-
«
talogo redatto
(!?)
con molta cura, dà
succintamente le notizie sì storiche che
«
artistiche necessarie a possedersi
(!?)
per apprezzare lutto il valore talvolta
«
nascosto
(!?),
degli oggetti che si amm i-
«
rano in quelle sale
»
(Gazzetta di To
rino, 8
di luglio 1880) ; venuta fuori a punto